La crescente consapevolezza sull’importanza della sostenibilità ambientale ha portato molte persone ad adottare nuovi approcci nell’edilizia, tra cui la realizzazione di una casa a Km zero. Questo concetto, ispirato al movimento del chilometro zero nel settore alimentare, si concentra sulla creazione di abitazioni utilizzando materiali e risorse locali, riducendo al minimo l’impatto ambientale e promuovendo la collaborazione con le comunità locali.Tra le persone che hanno fatto una vera e propria scelta di vita optando per un’abitazione interamente in legno, c’è il giudice Federico Bonato che, circa dieci anni fa, si è affidato all’azienda Fass2001 di Fabrizio Silvi con sede a Castel Giorgio, per realizzare il suo sogno: una casa di 200 mq disposta su due livelli costruita a pochi chilometri da Orvieto, appena fuori le mura di Porano.
L’obiettivo era fare filiera in modo equo e sostenibile, per ridare lustro all’uso del legno locale e sfruttarlo in modo attento anche a fini di bioedilizia.“La scelta è stata fatta per passione, volevamo una casa che ben si integrasse con l’ambiente, da qui la scelta dei materiali: legno, argilla e paglia – spiega Bonato – Avendo optato per una via artigianale per realizzare casa abbiamo quindi scelto anche i materiali: legni della zona, pareti con legno massello in gran parte, fibra di legno su cui è stata messa argilla e paglia per evitare di usare l’intonaco tradizionale evitando vernici e colle. Sono stato contento di essermi affidato all’azienda Fass2001 di Fabrizio Silvi che ha saputo selezionare anche i professionisti, architetti e geometri. E’ vero che realizzare una casa in legno ha costi più alti ma i risparmi si vedono con il tempo. Inoltre, il benessere che si riceve da certi materiali, incide molto sulla nostra vita. Volevamo vivere in natura senza pesare su di essa, ci siamo riusciti”. La realizzazione di una casa a Km zero rappresenta, quindi, un’opzione sostenibile e responsabile nell’ambito dell’edilizia. Utilizzando materiali locali, promuovendo l’energia sostenibile e coinvolgendo la comunità locale, si può ridurre l’impatto ambientale, promuovere lo sviluppo economico locale e creare ambienti abitativi salubri e confortevoli.La realizzazione di una casa a Km zero rappresenta, quindi, un’opzione sostenibile e responsabile nell’ambito dell’edilizia. Utilizzando materiali locali, promuovendo l’energia sostenibile e coinvolgendo la comunità locale, si può ridurre l’impatto ambientale, promuovere lo sviluppo economico locale e creare ambienti abitativi salubri e confortevoli. “E’ stata la prima grande prova anche per noi – ha commentato il titolare dell’azienda Fabrizio Silvi – e siamo contenti di essere riusciti a soddisfare appieno le esigenze del nostro cliente con il quale siamo da subito entrati in sintonia. Avere un approccio professionale ma soprattutto umano ci ha permesso e ci permette tuttora di capire le necessità di chi ci commissiona il lavoro e quindi realizzare case che ne rispecchiamo totalmente i gusti. La scelta di realizzare una casa a Km zero, inoltre, offre numerosi vantaggi, sia a livello ambientale che sociale ed economico: riduzione dell’impatto ambientale, risparmio energetico, salute e benessere, e sviluppo locale in quanto la sua realizzazione coinvolge la comunità locale, creando opportunità di lavoro e di apprendimento. Inoltre, promuove l’identità e il senso di appartenenza alla comunità”.
Per maggiori informazioni: www.fass2001.it