Mettere insieme il variegato mondo del civismo presente nel Paese non è impresa facile. Dopo due anni di cantiere, dopo una fitta evoluzione convegnistica, dopo un dialogo esterno continuo e ampio con soggetti attivi della politica rappresentata e dell’associazionismo, dopo alcuni impegni elettorali nel territorio che hanno visto affermarsi in tanti comuni e regioni italiane vittorie importanti di esponenti civici, venerdì 16 giugno all’Hotel Palatino a Roma i civici di tutta Italia si sono riuniti attorno alle tre associazioni promotrici (Alleanza Civica del Nord, Alleanza Civica Centro Italia, Mezzogiorno Federato), per dare vita al primo soggetto civico italiano di livello nazionale, la Federazione dei Civici Europei.
Grazie alla caparbietà e generosità di autorità nel campo civico come Franco d’Alfonso, Claudio Signorile, Giampaolo Sodano e Franco Raimondo Barbabella (nella foto), con alle spalle una lunga storia di impegno politico, che hanno aperto l’evento di venerdi con una “chiamata” a tutto il civismo italiano ad assumersi il coraggio e la responsabilità di dare forma ad un soggetto organizzato e federato in grado di incidere nella politica del Paese, oltre 200 liste e movimenti presenti capillarmente in quasi tutte le regioni italiane si sono ritrovate a Roma, unite dalla volontà di costruire una proposta originale e innovativa, maturata della crisi dei partiti politici organizzati e con la convinzione di rafforzare un civismo organizzato, dotato di una forte identità, che privilegia i modi dell’intermediazione sociale, non in forme occasionali o ancillari.
La Federazione neonata intende rivolgersi in prima battuta a tutte le forme associative e civiche radicate nei territori, le uniche forme organizzate che hanno mantenuto la capacità di leggere i bisogni dei territori, al più grande partito italiano, quello dell’astensionismo che non crede più ai partiti tradizionali. Nel pomeriggio Stefano Rolando ha presentato il documento politico della Federazione, articolato in dieci punti tra i quali particolare evidenza assumono la visione federalista dell’Europa con il forte concorso del coinvolgimento del sistema delle regioni e delle città, i doveri, i diritti e un nuovo patto generazionale, l’importanza delle riforme istituzionali, il nesso tra sviluppo ed equità, la priorità educativa, l’interdipendenza strategica delle transizioni glocali, la cultura e le regole delle migrazioni e del sistema dell’accoglienza.
Una piattaforma articolata che non vuole essere un programma elettorale ma una base identitaria per unire il civismo italiano, che sente il bisogno di recuperare la frammentarietà e il localismo, dandosi una dimensione nazionale in grado di incidere negli orientamenti dell’Italia e del ruolo dell’Italia in Europa e nel sistema euromediterraneo, per collocarsi nel riequilibrio tra società e istituzioni, tra comunità e transizioni nazionali, tra locale e globale.
Ai congressisti sono arrivati messaggi augurali di Letizia Moratti, Giuseppe De Mita dell’Associazione Popolari, Gaetano Quagliarello di Fondazione Magna Carta, Ivo Tarolli di Piattaforma Popolari 2023, Giuseppe Fioroni di Tempi Nuovi. Nel corso dell’Assemblea Costitutiva è stato eletto il primo Comitato Esecutivo che guiderà la Federazione nei prossimi due anni, nelle persone di Franco Raimondo Barbabella, Giuseppe Bea, Francesco Carbini, Diego Castagno, Franco D’Alfonso, Piercarla Del Piano, Marco Donati, Lorenzo Forcieri, Pier Ezio Ghezzi, Felice Iossa, Rodolfo Lategola, Nicola Pontiggia, Sandro Principe, Salvatore Sannino, Marco Sciarrini, Claudio Signorile, Giampaolo Sodano ed Alfredo Venturini.
L’Assemblea ha inoltre eletto l’Ufficio di Presidenza, composta dai tre portavoce Laura Specchio, Andrea Fora e Francesca Straticò e il tesoriere Umberto Bonetti.
Federazione dei Civici Europei