La sindaca non riesce a togliersi l’elmetto: qualunque cosa si discuta, qualunque problema le si segnali lei parla di strumentalizzazioni. Non si accorge che sono problemi veri. E deforma anche ciò che gli altri dicono o scrivono (intenzionalmente o gli viene spontaneo?).
Noi non abbiamo detto che “non fermerà più nessun Intercity a Orvieto e tantomeno che saranno scelte definitive”, come ci attribuisce la sindaca rispondendo a una questione del consigliere Moscetti (da notare la tempestività). Noi abbiamo posto domande: “È un fatto stagionale? È un problema temporaneo per la manutenzione straordinaria della rete? O è una scelta di politica aziendale di Trenitalia che sarà definitiva se nessuno interviene?”.
Soprattutto, abbiamo posto un problema di disagi seri per i pendolari. La sindaca non si rapporta al problema, non guarda in faccia la realtà effettiva, ma si preoccupa solo di dire che va tutto bene, come per la sanità e per ogni questione che direttamente o indirettamente la coinvolge nelle sue funzioni. Ma i pendolari non vivono in una bolla pubblicitaria, vivono nella realtà, che spesso, troppo spesso, ai disagi normali (sic!) aggiunge disagi insopportabili.
E allora accade che le accuse di falsità fatte a noi le si ritorcano contro per iniziativa spontanea, mossa con tutta evidenza da vita vissuta, di un cittadino pendolare che la realtà la conosce perché la vive. Basta così. Noi ci auguriamo solo che la sindaca prenda atto della situazione e si dia da fare non per nascondere ma per risolvere i problemi.