
di Pasquale Di Paola
La vita per i pendolari segna ogni giorno un capitolo nuovo e ha in serbo sempre continue, inaspettate e beffarde sorprese per i pendolari orvietani. Dopo la soppressione fino a metà settembre di metà degli Intercity che fermano a Orvieto, anche l’unico treno Intercity che garantiva un minimo di affidabilità per recarsi e rientrare dal lavoro nella Capitale, in questi ultimi tempi, sta lasciando molto a desiderare, rendendo sempre più dura la vita dei pendolari che abitano sull’antica rupe e dintorni, e non solo.
Giornata di lunedì 26 giugno. Come ogni mattina, calca di pendolari in attesa dell’Intercity 581 delle 7.25 sul binario 2 della Stazione di Orvieto, con arrivo a Roma Termini previsto alle 8.20. Amara sorpresa. Il tabellone segnala che l’Intercity 581 arriverà da Firenze con circa un’ora di ritardo. Bisogna sapere che questo è il treno più gettonato e frequentato dai pendolari del comprensorio orvietano che ogni mattina si devono recare a Roma per lavoro. Scoramento generale, rassegnazione totale.
Il treno arriva a Orvieto alle 8.20. E, con un andamento “molto molto lento” anziché recuperare un po’ di minuti ne accumula altri, arrivando alla stazione di Roma Termini alle 9.30. Con un’ora e dieci minuti di ritardo. Alla richiesta di spiegazione dei pendolari, il malcapitato controllore spiega che il treno è partito con un’ora di ritardo da Firenze per ritardo nella preparazione. Come se non bastasse, il dimezzamento dell’offerta Intercity fino a settembre, come se non bastasse il sempre più frequente instradamento dei regionali sulla cosiddetta “linea convenzionale” o “linea lenta”, ora l’unico treno che garantiva accettabili tempistiche di viaggio viene preparato con un’ora di ritardo.
Ovviamente non è finita qui. Lo stesso treno, arrivato a Roma, treno 598, riparte poi in senso inverso di marcia, quindi per il rientro dei pendolari, alle 18.15. La stessa massa di pendolari del comprensorio orvietano si precipita alla Stazione Termini per le 18.15, in modo da poter essere a casa per le 19.30. Anche se negli ultimi tempi questo treno accumula sempre un ritardo tra i venti e i trenta minuti, causa precedenza frecce sulla linea Alta velocità. La beffa, e amara sorpresa, è che come da Firenze a Roma, anche da Roma a Firenze il treno è annunciato con un’ora di ritardo in partenza. Motivo sempre lo stesso, incomprensibile e ai limiti dell’oltraggio e della presa in giro per i lavoratori orvietani. Ritardo dovuto alla preparazione del treno. Da capire come sia possibile, visto che il treno è arrivato alle 9.30 di mattina. Insomma, pendolari sempre più abbandonati a se stessi e con vita sempre più precaria.
Con tanta rabbia e tanta rassegnazione, andamento sempre più lento. Abbandonati e presi in giro da parte di tutti, in primis dall’Amministrazione Comunale della bella città della Rupe. Per la cronaca, il treno Intercity 598 è arrivato poi ad Orvieto una manciata di minuti prima delle 21, con un’ora e mezzo di ritardo. Non male tre ore di ritardo tra andata e ritorno per l’unico treno che dovrebbe garantire un collegamento veloce da e per la Capitale.








