Un capolavoro che fa partire un’altra festa dopo quella dello scorso anno.
ORVIETANA – MONTESPACCATO 1-1
ORVIETANA (4-3-3): Marricchi; Frabotta, Borgo, Siciliano, Caravaggi; Rosini (32’st Rinaldi), Proietto (13’st Carletti), Ricci, Omohonria (20’st Siragusa); Tomassini (46’st Bassini), Mignani (43’st Chiaverini). A disp.: Rossi, Papale, Alagia, Vicaroni. All.: Fiorucci.
MONTESPACCATO (4-3-1-2): Tassi; Bruno (39’st Laziz), Anello, Lazazzera, Vitelli (32’st Sayari); Tataranno (21’st Calì), Mascella (21’st Fulvi), Attili (32’st De Marchis); Cerone; Bosi, Maurizi. A disp: Di Maio, De Marchis, Follace, Bianchi, Nanci. All.: Bussone.
ARBITRO: Giordano di Matera (Spizuoco di Cagliari – Mazza di Reggio Calabria)
MARCATORI: 42’pt Cerone rig. (M), 44’pt Proietto (O).
NOTE: Spettatori circa 650. Ammoniti: Vitelli, Attili, Fulvi (M), Siciliano (O); angoli: 6-8. Recupero: 3’+ 5’.
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Serviva un punto per non stare a fare a calcoli e così è stato, il nono risultato utile consecutivo certifica la salvezza diretta dell’Orvietana. Commosso a fine gara il presidente Biagioli che, dopo aver operato scelte forti, difficili e non senza qualche strascico di polemiche, è stato ripagato dalla classifica finale e può festeggiare una salvezza che vale come un campionato vinto. L’1-1 del Muzi invece condanna il Montespaccato al ritorno in Eccellenza.
Col rientro dalla squalifica di Ricci, Fiorucci ripropone l’undici base che aveva battuto il Città di Castello due settimane fa, anche i romani del Montespaccato confermano la stessa formazione della settimana precedente.
La gara è dura, la tensione si sente i risultati dagli altri campi hanno lasciato fino alla fine tutto aperto, sia per l’Orvietana che per gli ospiti. Parte forte il Montespaccato: al 5’ è già decisivo Marricchi quando, sugli sviluppi del calcio d’angolo di Cerano, la palla che arriva sul secondo palo dove Maurizi trova il colpo di testa che chiama allo scatto di reni il numero uno biancorosso. I romani continuano a spingere e si ripete al 13’ la sfida tra Maurizi e Marricchi, con ancora il portiere di casa ad uscirne vincente. L’Orvietana si fa vedere solo con Tomassini che vede spazio e prova la conclusione dalla distanza, palla alta di poco. Ma sono sempre gli ospiti a spingere di più con Bosi e Tataranno che mettono alla prova la retroguardia orvietana.
Nel finale di tempo arrivano i gol: al 41’ su un disimpegno sbagliato, nasce la ripartenza che porta al rigore per gli ospiti: nessuno riesce a fermare Bosi che, una volta entrato in area, spara a colpo sicuro, ma la palla finisce chiaramente sul braccio di un difensore. Cerone va sul dischetto e porta avanti la squadra di Roma.
Il gol scuote però l’Orvietana che trova subito il pareggio: Vitelli si prende un giallo per interrompere un’azione di ripartenza e sul successivo calcio piazzato Proietto trova una traiettoria che, in mezzo a un manipolo di difensori e attaccanti, finisce direttamente in rete. Per lui si tratta di un gol da ex, visto che in precedenza vestiva proprio la maglia del Montespaccato.
La ripresa si apre ancora con i capitolini più battaglieri, anche perché devono per forza vincere per evitare la retrocessione diretta. L’Orvietana si fa vedere con il colpo di testa di Tomassini su punizione di Siciliano, potente, ma centrale. Fiorucci deve poi fare a meno di Proietto, toccato duro, al suo posto Carletti che avrà due occasioni per chiudere la partita, ma senza esito anche per la bella parata di Tassi.
La notizia del vantaggio del Seravezza a Terranuova rimette vigore ai romani che terminano in attacco, ma l’Orvietana non rischia più nulla e al triplice fischio può festeggiare la permanenza in serie D. Con Fiorucci che prende il microfono ringrazia la compagna Graziella annunciando davanti a tutta la tribuna che a fine giugno la sposerà.
L’Orvietana rimane dunque in Serie D dove dall’Eccellenza umbra sale il Sansepolcro, squadra della provincia di Arezzo, ma federalmente umbra, e dove non ci sarà più il Città di Castello che con la sconfitta odierna termina all’ultimo posto e torna nei campionati regionali. Il Trestina invece dovrà affrontare il playout, l’Ellera proverà a salire dai playoff di Eccellenza.
Foto: Rebecca A.