ORVIETO – I libri come “medicina”, le scuole delle piccole farmacie letterarie e i bibliotecari che diventano “rider del sapere”. Sono i progetti della Nuova Biblioteca pubblica “Luigi Fumi” di Orvieto presentati lunedì 29 maggio alla presenza del sindaco di Orvieto e assessore alla Cultura, Roberta Tardani, della responsabile Ufficio Cultura Turismo Biblioteca e Sport del Comune di Orvieto, Carla Lodi, del direttore sanitario dell’ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto, Patrizio Angelozzi, del direttore del Distretto sanitario di Orvieto, Massimo Marchino, e della responsabile Sezione Biblioteche e archivi storici, Patti per la lettura, Welfare culturale della Regione Umbria, Olimpia Bartolucci. “Libro, cura per l’anima” è il titolo del progetto, di cui il Comune di Orvieto è capofila, che ha vinto il bando “Città che legge” del Centro per il libro e la lettura (Cepell) classificandosi al terzo posto in Italia tra le città dai 15 ai 50mila abitanti e ottenendo un finanziamento di 30mila euro.“Le parole chiave del progetto – ha spiegato Carla Lodi – sono prendersi cura, inclusività, rete, giovani generazioni. Si vuole infatti proporre la lettura come strumento per la cura del sé e delle relazioni con gli altri, come ‘farmaco’ per lenire le sofferenze dell’anima e dei sentimenti quali amore, amicizia e solitudine, anche in conseguenza del post-pandemia, in particolare per le fasce di popolazione più giovani e quelle a vario titolo considerate fragili. L’inclusione – ha aggiunto – è promossa mediante l’apertura di punti di lettura e prestito fuori dai luoghi abituali della biblioteca e attraverso attività e laboratori sulla lettura rivolti a varie fasce di età. La complessità ed eterogeneità dei soggetti coinvolti ovvero Comuni, scuole, Usl e Distretto sanitario, associazioni e operatori culturali, garantisce un lavoro di rete sul territorio. Tutte le attività, rivolte ai diversi target, hanno per filo conduttore la cura dell’anima, la lettura è la ‘posologia’ somministrata con l’aiuto di attori capaci, per competenza ed esperienza, ed è proposta in modo innovativo, sostenibile e replicabile nel tempo”.
Tra le principali attività previste – che si svolgeranno fino ad aprile 2024 – c’è la “Piccola Farmacia Letteraria”. Si tratta di una serie di 10 incontri tenuti da educatori, operatori qualificati e insegnanti che si terranno in ogni scuola partner del progetto (IISST di Orvieto, Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi, Istituto Comprensivo Orvieto-Montecchio), volti a recuperare e ricostruire le relazioni interpersonali attraverso il libro e la lettura come “farmaco”. Alla biblioteca comunale di Orvieto si terranno invece i “Piccoli Caffè Letterari”, cinque incontri rivolti agli studenti degli istituti coinvolti, incentrati sulla lettura e volti a creare occasioni di convivialità e confronto.
Il progetto andrà a rafforzare inoltre alcuni servizi già sperimentati o attivi come il “Bibliobus” e “Fuori scaffale”. La biblioteca itinerante sarà presente in vari periodi in tutti i Comuni coinvolti dal progetto (Allerona, Castel Viscardo, Castel Giorgio e Ficulle) sia presso le scuole che presso i giardini pubblici.
Sono invece sei i nuovi punti di lettura e prestito esterni alla biblioteca comunale che saranno attivati in collaborazione con Enti ed associazioni e che ospiteranno anche laboratori e letture. Due all’ospedale di Orvieto (Day Hospital Oncologico e Dialisi) gestiti dal personale del presidio e da volontari, al Centro abilitativo-educativo diurno per minori “Il Piccolo Principe”, al Centro socio riabilitativo diurno “L’Albero delle Voci” e presso Lo Scalo Community Hub, tutti gestiti dalla cooperativa Quadrifoglio, e al Centro Sociale di Canale che sarà inaugurato il prossimo sabato 3 giugno. Verranno anche potenziati i due punti già attivi presso “L’emporio del riuso e dello scambio” a Orvieto scalo e al “Market solidale” in località Gabelletta, entrambi gestiti dall’associazione Senza Monete, partner anch’essa del progetto. Complessivamente saranno circa 400 i libri che verranno acquistati con il progetto e che saranno destinati ai punti di “Fuori Scaffale” dove verranno posizionati anche dei totem informativi per promuovere sia il progetto che le attività della biblioteca.Previsti infine laboratori incentrati sul libro, finalizzati a promuovere la lettura e a incrementare le opportunità socio-educative, di apprendimento e relazionali con attività per bambini, ragazzi e anche adulti nei Comuni partner, e la realizzazione di podcast da parte dei ragazzi delle scuole quali prodotti finali delle attività laboratoriali che saranno svolte. La giornata di presentazione del progetto “Libro, cura dell’anima” è stata l’occasione per inaugurare il “Biblio on bike service”, il nuovo servizio attraverso il quale il personale della Biblioteca “Luigi Fumi” consegnerà in bici i libri a domicilio ad anziani, disabili o persone in difficoltà sensoriale e motoria anche temporanea. Telefonando al numero 0763.306450, inviando un messaggio Whatsapp al 3312309032 o scrivendo una mail a biblioteca@comune.orvieto.tr.it, gli utenti saranno aiutati nella scelta del libro da consultare dal personale della biblioteca che poi consegnerà direttamente a casa il volume.
E’ attivo da oggi in biblioteca anche il servizio di noleggio di bici elettriche finanziato nell’ambito delle attività dell’Area Interna Sud Ovest Orvietano destinate al potenziamento delle infrastrutture per la mobilità. Sei le biciclette a pedalata assistita disponibili nella stazione di Piazza Febei per cittadini e turisti. Il servizio è attivo nei giorni e negli orari di apertura della biblioteca. Il costo fissato è di 6 euro per 1 ora, 10 euro per 2 ore, 18 euro per 4 ore, 30 euro per l’intera giornata (massimo 9 ore). Le tariffe sono ridotte del 50% per gli utenti della biblioteca.
“In questi quattro anni – ha commentato il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – l’amministrazione comunale ha lavorato per recuperare e mettere a disposizione di tutta la comunità i luoghi della cultura della città risolvendo i problemi di varia natura ereditati. Dal Teatro Mancinelli al Centro studi fino alla biblioteca, ogni spazio è stato rivitalizzato e le iniziative che presentiamo oggi ne sono un altro esempio concreto. La pandemia ha lasciato conseguenze drammatiche – ha spiegato – ma è stata anche un’occasione di riflessione importante a livello sociale e un’opportunità per ripensare i servizi per le nostre comunità in diversi ambiti.
Presi come eravamo dal gestire un’emergenza sanitaria mai conosciuta prima e ad aiutare le categorie più fragili, abbiamo spesso sottovalutato l’impatto che questi anni difficilissimi e il lockdown delle relazioni sociali hanno avuto soprattutto sui più giovani. Il progetto ‘Libro, cura per l’anima’ nasce dunque come risposta a questa situazione mettendo al centro la lettura come momento di incontro e antidoto a un isolamento al quale contribuiscono pure le realtà ‘parallele’ create dai social network. Anche la consegna dei libri a domicilio – ha concluso – nasce dal contesto della pandemia dove in alcune città d’Italia si è sperimentato per necessità questo servizio che oggi a Orvieto diventa stabile e rivolto alle persone in difficoltà. In un’era in cui tutto è a portata di mano, la nostra biblioteca diventa quindi una sorta di ‘delivery della cultura’ e i nostri bibliotecari dei ‘rider del sapere’. Un servizio che ci ha consentito inoltre di dare un nuovo senso all’investimento fatto sulle bici elettriche nell’ambito delle attività previste dalla strategia delle Aree Interne”.
“In ospedale abbiamo già un punto di lettura per i bambini ricoverati in Pediatria – ha detto il dottor Patrizio Angelozzi – e ora ci saranno altri due spazi in reparti particolari della struttura. In un momento doloroso e difficile per le persone che si sottopongono alle cure, pensiamo che essere in compagnia di un libro possa probabilmente aiutarli a passare qualche ora più serena”.
“Le malattie croniche – ha aggiunto il dottor Massimo Marchino – sono ferite del corpo ma anche ferite esistenziali che cambiano la traiettoria della vita delle persone e le spingono a riprogettarsi secondo coordinate nuove. Grazie alla medicina questo progetto può spesso continuare a lungo e i libri sono narrazioni che possono aiutare questo percorso ridando un senso e una direzione”.
“La biblioteca di Orvieto – ha detto Olimpia Bartolucci – è una struttura trainante per tutto il territorio orvietano e una delle più attive dell’Umbria come testimoniano iniziative come quelle che si presentano oggi. Siamo nel mese della promozione della lettura, il ‘Maggio dei libri’, che ha visto organizzare in Umbria ben 561 iniziative, un numero che rapportato alla popolazione ci dice che la nostra è stata la regione che ha fatto di più in Italia”.