Come annunciato, sabato 22 aprile è stata formalmente costituita in Orvieto l’Alleanza Civica dell’Italia Centrale. Nasce dalla convergenza del civismo delle quattro regioni (Lazio, Marche, Toscana e Umbria) appartenenti all’area centrale del Paese, che è sempre esistita come citazione geografica ma non come soggetto e fattore di dibattito programmatico e politico.
Ora questo soggetto esiste. Ha infatti un suo statuto, la sua governance e i relativi organi: un Comitato direttivo formato da 4 rappresentanti per ciascuna regione, un Presidente (Franco Raimondo Barbabella) affiancato da un Ufficio di presidenza (oltre al presidente, tre vicepresidenti: Giuseppe Bea per il Lazio e Marco Donati per la Toscana, a cui si aggiungerà il terzo per le Marche), un Segretario generale (Giampaolo Sodano), un Tesoriere (Umberto Bonetti). Un atto questo preceduto da un convegno (ne sarà presto disponibile la registrazione) in cui, con interventi di grande spessore culturale e autentica passione riformatrice, è stato messo a fuoco non solo il groviglio di problemi che assillano le comunità di questa vasta e complessa area ma anche il potenziale di sviluppo che essa riveste per sé e per il Paese in un quadro di modernizzazione necessaria e possibile. Il civismo dell’Italia centrale si organizza come soggetto politico autonomo per farsene carico.
E si unisce così a quello del Nord e del Sud, presenti con i loro massimi esponenti, in un impegnativo e nel contempo esaltante disegno riformatore del Paese, che verrà affidato come compito precipuo alla prossima costituenda Federazione Civica Nazionale.
Franco Raimondo Brababella