Manutenzione della rete dei cunicoli ipogei e dei pozzi drenanti, manutenzione e gestione della rete di monitoraggio geotecnico, tutela delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico per frane e del territorio: sono le azioni messe in campo per il monitoraggio del colle di Todi, interessato ormai trent’anni fa da imponenti opere di consolidamento. Un capitolo sul quale sono stati effettuati e sono in corso di completamento interventi per circa 230 mila euro.
“Più in particolare – evidenzia l’assessore ai lavori pubblici Moreno Primieri – sono state eseguite attività di aggiornamento, adeguamento e integrazione software e hardware di gestione della rete di strumentazione con verifica dello stato di efficienza e conservazione”.
Il sistema è stato configurato per un’acquisizione a cadenza oraria, con possibilità di modifica sia in sito che da remoto. La piattaforma webgis di gestione dei flussi informativi è stata strutturata in modo che tutti i dati siano concentrati e acquisiti presso l’osservatorio comunale di Todi e ri-distribuiti tramite rete locale ad una molteplicità di utenti e soggetti titolati ad interrogarli. Redatto anche un report per il ripristino e l’implementazione della strumentazione geotecnica e per l’aggiornamento software dove necessario.
Le pendici del colle hanno visto la sostituzione di alcuni tratti di canalette danneggiate, la manutenzione delle strade di servizio, l’eliminazione di rovi e cespugli, la ripulitura dei canali di scolo, il taglio di alcune piante pericolanti e l’eliminazione di specie infestanti”. Il tutto nel contesto di una manutenzione straordinaria del sistema di regimentazione delle acque superficiali nelle zone interferenti i lavori del colle.
E’ stata inoltre effettuata una manutenzione dei cunicoli ipogei e dei pozzi drenanti censiti con verifica del loro stato di conservazione e bonifica di alcuni tratti, anche con l’ausilio di video ispezioni. E’ stata infine effettuata una manutenzione straordinaria dei sensori piezometrici installati presso il pendio delle Lucrezie, con ricognizione dei tubi inclinometrici rintracciati e sottoposti a lettura manuale con idonee sonde. Ripristinata e spostata anche la stagione meteorologica.
“Quanto effettuato dopo tanti anni dai primi lavori era necessario e non più rinviabile – evidenzia il Sindaco Antonino Ruggiano – ma siamo anche consapevoli che altro resta da fare e che, soprattutto, occorre una cura manutentiva costante che richiede risorse, sia umane che economiche, importanti: per questo confidiamo su una nuova attenzione da parte della Regione e dei Ministeri competenti”.