di Renato Piscini
Italia Viva ha aperto il dibattito mettendo sul tappeto temi politici e amministrativi pertinenti l’attualita’ e probanti una discussione per le future elezioni comunali nonché regionali.
Il primo tema riguarda la ridefinizione e la collocazione politico-amministrativo del nostro territorio in Umbria e conseguentemente la citta’, avendo messo in luce l’isolamento politico- economico-infrastrutturale in cui ci troviamo. Mettendo appunto in luce gli scarsi fondi destinati dalla Regione, la poca attenzione, per non dire mancanza, verso il sistema sanitario, il nostro isolamento infrastrutturale con le due Province, a fronte di una dinamicita’ territoriale con la Tuscia e un rilievo dimensionale e attivistico del comprensorio.
Mancanza di dinamicita’ nella cultura storica e nella cultura di progetto in città, non vedendo attivarsi convintamente tutte le procedure di innesco necessarie per riappropriarsi dei beni, in termini di Emergenze architettoniche e in termini di Enti di filantropia sociale, di cui abbiamo avuto esempi altisonanti, o associativi.
Come non richiamare la Caserma Piave, ex Ospedale, lascito Solis etc. Tutte entità lasciateci dai nostri avi e di cui abbiamo lasciato che il tempo le ponesse in aspettativa perenne o sopimento di maniera.
Bisogna altresi’ acuire le riflessioni sugli eventi e beni culturali presenti lungo il cammino di governo per amplificare la portata e il risultato all’interno della dinamicità della citta’, ad oggi relativo, contrapponendo il vissuto con il reale futuro mentre si governano tali fenomeni.
Come non citare Jazz Winter. Corpus Domini, Pslombella, Duomo, Pozzo s. Patrizio, Palazzo Congressi etc. La principale soluzione sono le proposte innovative concertate con cio’ che si ha di buono a disposizione in casa, come abbiamo, e non ricercando esterofilie di prossimità in uomini e mezzi.
In buona sostanza non possiamo piu’ sostare sullo status quo nel sociale, in economia, in politica affrontando le sfide del tempo. Adesso che il gioco ritorna ai Partiti oltre ad un patto chiaro con gli lettori, riapriamo il confronto sulle cose da fare per ridare un fondamento al nostro territorio.
Certo ognuno ha il suo popolo e i suoi ideali ma i nostri comportamenti si rispecchieranno sulla comunita’ determinando l’avanzamento culturale richiamato. La sublime arte della politica ci richiama tutti ad un nuovo meteo politico: partiti e politici battete un colpo… Anzi battiamone tre! Si attendono segnali ricordando che se si crea un vuoto qualcuno lo riempie… Riempiamolo insieme.