Con l’avvicinarsi della primavera a Todi si intensificano gli sforzi per portare a termine i lavori di ripavimentazione dell’ingresso della città. Al momento il posizionamento delle nuove lastre ha superato Piazza Umberto I e prosegue ai piedi della scalinata della Chiesa di San Fortunato, con la stuccatura, rinviata di qualche giorno causa pioggia, che inizierà a brevissimo per poter consentire la riapertura dell’intero tratto almeno alla viabilità pedonale entro la metà di marzo.
Il getto della soletta armata ha invece superato la scalinata davanti al tempio di San Fortunato e raggiunto via del Forno, dove già in settimana potrà proseguire la messa in opera della nuova pavimentazione. L’area del cantiere mobile è stata nel frattempo prolungata lungo via Ciuffelli fino all’altezza dell’Osteria della Valle, tratto nel quale la demolizione è già in corso.
L’avanzamento dei lavori procede dunque come da programma, registrando un’accelerazione rispetto al primo tratto di Via Mazzini, dove l’assenza del marciapiede e alcuni imprevisti hanno comportato tempi più lunghi, mentre in questa fase il cantiere può operare su due fronti contemporaneamente. Al momento c’è pertanto ottimismo che i lavori possano concludersi entro Pasqua, anche se molto dipenderà dalle condizioni meteo, dal possibile danneggiamento della soletta esistente e da ritrovamenti vari con conseguenti inconvenienti tecnici.
“Insieme alla direzione lavori, architetto Daniela Mantilacci, alla ditta guidata da Rinaldo Bico e dal settore lavori pubblici coordinato dall’architetto Silvia Minciaroni – sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – si sta facendo di tutto per restituire ai tuderti e ai turisti l’accesso al centro storico completamente rinnovato. Arrivati ai giardini pubblici, è previsto poi l’intervento sui marciapiedi, in piazza Jacopone e in piazza del Popolo, ma si tratterà in quel caso di interventi puntuali che non arrecheranno particolare disagio alla vita quotidiana della città. Si tratta di portare ancora qualche settimana di pazienza, nella consapevolezza che i sacrifici di questo periodo saranno ampiamente ripagati ad intervento concluso”.