La rimodulazione dell’orario di apertura dello sportello di Poste Italiane sulla Rupe è stato uno degli argomenti affrontati nell’ultimo consiglio comunale. A chiedere spiegazioni è stato il consigliere della Lega Federico Fontanieri. “Sono stata informata dalla direzione di Poste Italiane – ha risposto il sindaco Roberta Tardani – della decisione di spostare le aperture pomeridiane dal centro storico all’ufficio di Orvieto scalo ed ho espresso le mie perplessità. Da quanto mi è stato comunicato, si tratta di una misura sperimentale di due mesi dopodichè deciderà se mantenere questa formula o meno. La ragione è dovuta alla mancanza di utenza nel centro storico nelle ore pomeridiane a fronte di una maggiore richiesta su Orvieto scalo e dalle frazioni”.
Sulla stessa questione sono successivamente intervenuti anche Andrea Sacripanti (Lega) e Federico Giovannini (Pd). Il capogruppo della Lega ha evidenziato la necessità di frenare lo spopolamento del centro storico anche attraverso il mantenimento dei servizi e chiesto di poter lasciare le aperture pomeridiane a Orvieto centro almeno due giorni a settimana. “E’ una misura sperimentale voluta da Poste Italiane – ha ribadito il sindaco – alla luce di una maggiore richiesta dell’utenza di altre parti della città mentre nel centro storico, mi è stato riferito, è quasi uguale a zero nelle ore pomeridiane. Ho subito sollevato il problema e chiesto di riconsiderare la decisione…. Incrementare la residenzialità nel centro storico è uno dei nostri obiettivi e questa amministrazione sta lavorando per riportare e incrementare servizi. In questo senso va la decisione di realizzare la Casa e l’Ospedale di Comunità nella struttura di Piazza Duomo”.
Anche dal consigliere del Pd è arrivata la richiesta di mantenere le aperture pomeridiane a Orvieto centro almeno due giorni a settimana. “Non possiamo aspettare i due mesi di sperimentazione – ha detto Giovannini – e accettare passivamente le chiusure. Non è vero che l’ufficio di Orvieto centro ha utenza quasi pari a zero ”
“Non lavoro a Poste Italiane – ha replicato nuovamente il sindaco – e non so dirle se questo corrisponda al vero. Ho fatto le mie obiezioni e solleciterò Poste Italiane prima del termine dei due mesi di sperimentazione”.