“Lo stupore del vicesindaco di Orvieto di fronte alla notizia del parere favorevole della Regione Umbria al progetto Phobos ci lascia quanto meno perplessi. I fatti dicono altre cose, a cominciare dall’assenza formale di osservazioni al progetto Phobos da parte del Comune di Orvieto, così come risulta dalla documentazione sul
procedimento di VIA consultabile sul sito del Mase, ove compare l’osservazione con parere di contrarietà espresso dal Comune di Castel Giorgio, anche se molto vago nei contenuti, mentre appaiono molto più puntuali i pareri di altri Comuni, tra i quali Allerona, Castel Viscardo, Porano e San Venanzo.
Non abbiamo ancora capito se, a fronte delle dichiarazioni verbali di contrarietà espresse dallo stesso Comune di Orvieto in occasione di interviste, nonché di precedenti sedute del Consiglio Comunale, tale mancanza di formali osservazioni sia stata dovuta ad un disguido o a una dimenticanza del Comune stesso.
I termini per le osservazioni rispetto al procedimento di VIA sopra indicato sono terminati nel mese di luglio 2022, dopo di che il Ministero, con nota del 4.8.2022 indirizzata per conoscenza anche ai Comuni di Orvieto e Castel Giorgio, oltre che a Regione e Provincia, ha richiesto alla società proponente una dettagliata serie di integrazioni, che sono state fornite dalla stessa società tramite un corposo documento in risposta a ciascuna delle numerose osservazioni presentate da enti, associazioni e cittadini.
La VIA ha comportato a questo punto una nuova fase di osservazioni e pareri con scadenza 20/10/2022, entro la quale i Comuni di Castel Giorgio e Orvieto non hanno formulato pareri, nonostante i solleciti in tal senso inviati dagli Amici della Terra con nota del 17/10/2022. In tale occasione gli Amici della Terra hanno presentato nuove osservazioni ed hanno richiesto un riesame del parere con “orientamento favorevole” rilasciato nel frattempo dalla Regione Umbria, datato 9.6.202, invitando nel contempo i comuni suddetti a contrastare il progetto Phobos.
Anche in questo caso i comuni sono stati inspiegabilmente silenti, compresi quelli interessati del Viterbese, mentre la Regione Umbria, dopo aver acquisito una serie di documentazione integrativa, ha formulato il proprio definitivo parere unitario favorevole al progetto suddetto, datato 19/10/2022 e pubblicato sul sito ministeriale della VIA il 14/2/2023, contro il quale rappresenteremo quanto prima la nostra totale contrarietà.
A fronte di tale situazione, i Comuni di Castel Giorgio e Orvieto non debbono meravigliarsi facendo riferimento a procedure inesistenti come una ipotetica conferenza di servizi (così come dichiarato nella seduta consiliare di Orvieto del 21/2/2023), ma dovrebbero intraprendere efficaci azioni amministrative e politiche per evitare lo scempio che non sarà determinato solo dal progetto Phobos (7 pale da 200 metri a confine con Bolsena e nuova stazione elettrica in località Torraccia di Castel Giorgio), ma da numerosi altri progetti previsti nel viterbese e collegati alla stazione elettrica del Phobos e destinati ad ampliarsi nell’Orvietano.
Per quanto sopra gli Amici della Terra ribadiscono l’importanza e l’urgenza di svolgere un’assemblea pubblica cui invitare anche le amministrazioni comunali interessate ed informare le comunità locali che appaiono ancora ignare di quanto sta accadendo”.
Fonte: Amici della Terra








