I capigruppo di opposizione Giuseppe Germani (Orvieto Civica e Riformista), Martina Mescolini e Federico Giovannini (Partito Democratico) e Cristina Croce (Siamo Orvieto) hanno presentato un’interrogazione su Rupe e dissesti idrogeologici. Di seguito il testo:
Premesso che:
– in un comunicato stampa dello scorso 14 dicembre l’assessore con delega alla Mitigazione del rischio sismico, geologico e idrogeologico, ha dato rassicurazioni in merito alla realizzazione degli interventi previsti dall’accordo di programma firmato a giugno 2020 tra Regione Umbria e Comuni di Orvieto e Todi per la “salvaguardia del patrimonio paesistico, archeologico, storico ed artistico delle città dai movimenti franosi attuali e potenziali”;
– i fondi destinati a detti interventi – per un totale di 2.300.000 euro – riguardavano il triennio 2020/2021/2022;
– ad oggi l’Amministrazione ha speso soltanto la somma di 400.000 euro per le asfaltature di alcune piazze della città e 80.000 euro per il mantenimento della sicurezza idrogeologica delle pendici, la regimazione delle acque e la sistemazione delle aree nelle quali si trovano le centraline di monitoraggio dei fenomeni franosi;
– per poter accedere alla seconda tranche di finanziamenti occorre rendicontare gli interventi già eseguiti, così come previsto dalla normativa e dall’accordo di programma stesso;
Considerato che:
– le condizioni di manutenzione del masso tufaceo della Rupe appaiono non buone, stante la vegetazione erbacea ed arbustiva da cui è invaso, così come quelle dell’Anello della Rupe, delle canalette e delle altre opere di presidio per la corretta regimazione delle acque meteoriche, mentre non si ha evidenza del corretto funzionamento e/o ammodernamento delle centraline di monitoraggio;
– il cambiamento climatico ha aumentato l’intensità di fenomeni contrapposti: la siccità d’estate e la forte piovosità concentrata in un periodo sempre più breve dell’anno. La vicenda di poche settimane fa dell’alluvione delle Marche e di alcuni territori Umbri, ma soprattutto quello che è avvenuto a Ischia, hanno posto in evidenza come la manutenzione ordinaria e il monitoraggio attraverso i sistemi di rilevamento siano essenziali in termini di prevenzione;
– di recente rilevanti sono stati i danni prodottisi, a seguito delle copiose piogge, nella zona di Piazza Cahen, del Pozzo di San Patrizio, della strada Fontana del Leone e, più in generale, sull’intera Città dove alcune vie hanno subito avvallamenti con infiltrazioni d’acqua nelle cantine sottostanti;
– il Comune di Orvieto, così come già da tempo ha fatto Todi, avrebbe dovuto stipulare una convenzione con l’Alta Scuola (di Specializzazione e Centro Studi per la manutenzione e conservazione dei centri storici in territori instabili) al fine di assicurare la rigenerazione e il rinnovo della gestione del sistema di “Monitoraggio e Manutenzione delle opere di consolidamento” e ripristinare strumenti andati fuori uso, mettendo in condizione il Comune di disporre di sistemi di allerta innovativi utili ai fini della manutenzione delle opere realizzate, compreso la messa a punto di una nuova banca dati e di software specialistici per la loro gestione. Nelle ipotesi progettuali era nata altresì l’ipotesi di agganciare i sistemi di gestione del monitoraggio delle aree di Todi e di Orvieto al sistema di monitoraggio della Protezione Civile Regionale;
Tutto quanto premesso e considerato
chiedono di sapere:
1) quale sia lo stato di attuazione dei lavori afferenti alla convenzione Regione-Comune di Orvieto, le spese effettuate e lo stato della rendicontazione fatta alla regione Umbria che eroga i finanziamenti;
2) quale sia lo stato di attuazione alla data odierna delle attività inerenti la rigenerazione del sistema di “Monitoraggio e Manutenzione delle opere di consolidamento” e della nuova banca dati e software di gestione previsto e se siano stati predisposti i relativi bandi;
3) se sia stata concordata con la regione la possibilità di rinviare i lavori al 2024 e, eventualmente, in quali tempi si intende procedere all’affidamento dei nuovi incarichi progettuali;
4) se sia stata stipulata la convenzione con l’Alta Scuola alla stregua di quanto avvenuto per il Comune di Todi.