di Massimo Gnagnarini
Non sono tra quelli che gioiscono delle difficoltà della Sindaca Tardani a tenere unita la sua maggioranza intorno alla sua ricandidatura alle prossime elezioni comunali. Invece, io penso, che ciò può rappresentare una straordinaria opportunità per Orvieto e per la stessa Tardani di sganciare finalmente Orvieto dalle logiche spartitorie e perugine che fino ad ora hanno penalizzato la nostra cittadina.
Il fatto è che i destini delle prossime candidature a sindaco nei tre maggiori centri della provincia di Terni in mano alla destra sono già segnati dalla riconferma di Latini, in quota Lega, a Terni e dalla riconferma della Pernazza, in quota Forza Italia, ad Amelia determinando di conseguenza una candidatura a Orvieto che stavolta può solo essere espressione del partito di Fratelli d’Italia.
Stretta in questa ineludibile morsa dettata dalla grammatica politica la Tardani ha davanti a se due scelte: concludere il suo mandato senza pestare i piedi a nessuno e in genuflesso atteggiamento verso le sciagurate scelte della giunta Tesei che stanno affossando ed emarginando definitivamente i servizi pubblici resi alla nostra comunità locale come ospedale, discarica, PNRR, ecc…oppure rompere l’incantesimo e guidare i cittadini di Orvieto nelle battaglie a difesa del nostro territorio.
Il premio per la prima scelta sarebbe una sua candidatura, di servizio e priva di ogni possibilità di riuscita, alle prossime elezioni regionali così come da Perugia, sia da destra che da sinistra, è sempre avvenuto. Nella seconda ipotesi il discorso si fa più complesso ma di certo più utile per gli interessi degli orvietani e certamente carico di solidarietà multiple e suscettibile di inusitati allargamenti della sua base elettorale.
Di certo più appassionante per una Sindaca messa a scadenza dalla sua stessa coalizione e che voglia lasciare un segno e una storia. Certo ci vuole coraggio e il coraggio “o ce l’hai o non ce l’hai” scriveva il Manzoni. Tuttavia questa è e rimane per Roberta Tardani l’unica strada percorribile. Ma lo deve fare adesso o mai più.