La Presidente Tesei e i rappresentanti della sanità regionale nella serata di martedì 29 novembre sono stati accolti da una manifestazione in Piazza del Popolo organizzata dalla Cgil e dal Cobas di Orvieto. Uno striscione eloquente ha evidenziato la tensione nell’aria: “Fondi per la sanità? Ripartiamo dai 49 Milioni rubati dalla Lega”. Una Sala dei 400 gremita ha messo in mostra l’interesse dei cittadini per le questioni legate alla salute ed alla condizione precaria dell’Ospedale Santa Maria della Stella. L’incontro è stato aperto dal sindaco Roberta Tardani, che alzando i toni, ha puntato il dito contro chi, in merito all’iniziativa, l’ha definito una “strumentalizzazione politica della sanità”. “Un’affermazione che fa veramente sorridere – ha detto – pensando a chi ha fatto disinformazione e strumentalizzato a fini politici anche il Covid nel periodo più duro parlando di ospedale chiuso mentre medici e operatori sanitari lottavano in prima linea e le nostre comunità erano impegnate nel far fronte all’emergenza”.
“Ci attaccano e ci accusano di dire che “è colpa quelli di prima” ma noi con quel “prima” facciamo i conti ogni giorno e – come dico sempre – è assolutamente ingeneroso pensare che in tre anni e nel bel mezzo di una pandemia si riuscissero a risolvere questioni che si trascinano da decenni. Conoscevamo bene i problemi di allora che hanno marginalizzato il nostro territorio, conosciamo i problemi di oggi che sono propri del sistema sanitario nazionale a partire dalla carenza di medici e delle liste di attesa troppo lunghe”. “Non ho mai sminuito i problemi – ha rimarcato – li ho anzi anche denunciati pubblicamente e non ho mai smesso di evidenziare le criticità della sanità territoriale ed essere da pungolo affinchè si trovassero le soluzioni concrete”.
Alquanto tesa l’atmosfera all’interno della sala. Molti i cittadini presenti che hanno manifestato anche con toni accesi, il proprio dissenso. Non sono mancati fischi e parole grosse. “Chi oggi urla – ha rimarcato il primo cittadino – dimentica perché tre anni fa questa Regione andò al voto anticipato con l’amministrazione di allora travolta dalle indagini che riguardavano proprio la gestione del sistema sanitario umbro”. Il primo cittadino ha quindi risposto a chi le ha urlato contro con i numeri.
Ha parlato di 2 milioni di euro spesi negli ultimi tre anni che sarebbero stati utilizzati per riqualificare il Santa Maria della Stella dal punto di vista strutturale, della funzionalità e delle strumentazioni tecnologiche. 130 i concorsi espletati mentre, sempre stando a quanto annunciato dal primo cittadino, altri se ne stanno facendo “per colmare le lacune sul fronte del personale”. “Dobbiamo certamente fare di più per far si che medici e operatori scelgano come sede di lavoro Orvieto ma sono arrivate alte professionalità che hanno gia aumentato la qualità dei servizi sanitari e aumenteranno l’attrattività del nostro ospedale”, ha detto. Sul fronte delle nuove tecnologie per quanto riguarda il nosocomio orvietano, Tardani ha annunciato che a “breve partirà anche un innovativo progetto di chirurgia robotica modulare”.
E poi il progetto sulla casa della salute nel’ex ospedale di Piazza Duomo. “Abbiamo di fronte a noi investimenti per oltre 8 milioni di euro per riqualificare finalmente un immobile da 20 anni abbandonato e lasciato andare in degrado. All’ex ospedale – di cui abbiamo potuto vedere oggi il progetto per cui nel 2023 ci sarà l’appalto integrato – sarà realizzata la Casa di comunità e un ospedale di comunità che darà risposte alle esigenze della medicina territoriale e che consentirà al Santa Maria della Stella di assolvere appieno alla funzione di emergenza-urgenza che è ribadita e potenziata dal piano sanitario regionale. E riqualificando quell’immobile – per cui qualcuno ancora aspetta gli sceicchi – riporteremo servizi ed economia quotidiana di cui ha bisogno il centro storico”.Il Direttore Generale, Massimo de Fino, ha quindi approfondito i progetti futuri della Azienda USL Umbria 2, che riguardano, appunto, l’efficientamento energetico, un Sistema Robotico Modulare che verrà fornito in comodato d’uso gratuito per due anni e l’Ospedale di Comunità. La sala, evidentemente spazientita e stanca di ascoltare sempre i soliti proclami a fronte di un servizio, come quello sanitario, che, invece, fa acqua da tutte le parti costringendo la popolazione a rivolgersi alla sanità privata per potersi curare, ha richiesto un “cambio di passo” alla Giunta regionale. Le tempistiche infinite per la prenotazione delle analisi e gli spostamenti obbligati per le visite specialistiche sono i problemi tangibili che non sono stati affrontati nella presentazione. Unica proposta mirata a riavvicinare le visite al luogo di residenza dei cittadini di Orvieto è stata quella dell’Assessore Luca Coletto, il quale ha parlato di riservare delle visite per accertamenti nella sede più vicina per over-65, malati oncologici e fragili. La Presidente regionale Donatella Tesei ha fin da subito vantato i risultati della Sanità regionale, dichiarando di essere la miglior Regione d’Italia per vaccinazione. Tuttavia, i dati distribuiti dalle regioni mettono in luce che l’Umbria è settima sulle percentuali complessive di vaccinazioni rispetto alla popolazione residente. La grande svolta desiderata dai cittadini è stata nuovamente disattesa. “Il grande segnale dall’allarme proveniente dalla città è arrivato alle istituzioni. Una Sanità allo sbando” ha commentato Cristina Croce, Capogruppo di Siamo Orvieto. (Andrea Impannati)