“Vogliamo con la presente aggiornarvi su possibili, non molto probabili, novità previste per gli azionisti della Banca Popolare di Bari, ipotizzate nella relazione conclusiva della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle banche.
Sinteticamente, la Commissione, riconoscendo di fatto – contrariamente a quanto accade nel solo Tribunale Civile di Terni – la non correttezza dell’operazione con cui si è provveduto ad aumentare il capitale sociale della banca, ipotizza un meccanismo di ristoro per gli azionisti.
Non è possibile utilizzare il F.I.R., cioè il meccanismo creato per le Popolari Venete andate in liquidazione coatta amministrativa, in quanto la Banca Popolare di Bari ha avuto continuità operativa nel suo percorso di salvataggio.
La Commissione ipotizza, invece, un intervento di Medio Credito Centrale (attuale proprietaria pubblica della Popolare di Bari) con cui procedere con un offerta pubblica di acquisto sull’intero capitale sociale, ritirando così la banca dal mercato. In altre parole MCC comprerebbe a un prezzo da stabilire le azioni in nostro possesso: questo ci permetterebbe di recuperare in parte quanto perso e, se ne avessimo i requisiti, di valorizzare le perdite.
Non nutriamo moltissime speranze che si procederà in tal senso ma, essendo questa ipotesi riportata in un documento ufficiale parlamentare, riteniamo corretto portarla alla vosstra conoscenza. Rimaniamo come sempre a vostra disposizione per eventuali delucidazioni che riterrete necessarie e vi terremo aggiornati qualora ci fossero novità. Di seguito il link“.
Praesidium,
associazione di risparmiatori CRO-BPB
comitatorisparmoatoricro.bpb@gmail.com