ORVIETO – Dall’inizio dell’anno ad oggi sono state 97 le donne uccise in Italia, la prima il 6 gennaio e l’ultima il 20 novembre scorso, a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra venerdì 25 novembre.
“Il 25 novembre – afferma l’Assessore alle Politiche Sociali, Alda Coppola – ricordiamo i dati drammatici di un fenomeno che affligge tutti i paesi del mondo, Italia compresa. Ribadiamo quindi la necessità di intervenire in maniera concreta contro questa piaga. Nel 2021 sono state uccise 112 donne e 113 nel 2020. Come è ormai noto da tempo la maggior parte delle vittime viene uccisa da una persona che fa parte del nucleo familiare (partner, marito, conoscente). Numeri che non possono lasciarci indifferenti. Numeri che chiedono con urgenza una risposta corale perché si tratta di una vera e propria piaga sociale. Oltre al femminicidio che rappresenta l’epilogo più tragico dobbiamo considerare tutti quegli episodi di violenza che nel mondo interessano 1 donna su 3. In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita forme di violenza fisica e/o sessuale, senza contare quella psicologica, difficile da intercettare poiché, nella maggior parte dei casi, resta sommersa, quindi taciuta e non denunciata. Negli ultimi due anni segnati dalla pandemia, il tasso di abusi, maltrattamenti, stupri ha subito un notevole aumento con un conseguente incremento del costo economico, umano e sociale; e i dati sono ancora più allarmanti fuori dalle mura domestiche e potrebbero riguardare coppie più giovani ma anche minori compresi tra gli 11 e i 18 anni”.
“Per questo motivo – aggiunge – la nostra attenzione deve essere sempre alta, non possiamo e non dobbiamo mai smettere di occuparci di questa emergenza sociale ma, dobbiamo promuovere e sostenere tutte le azioni possibili per intercettare quanto prima il fenomeno e supportarlo con azioni mirate. A questo proposito giova ricordare che proprio in questi giorni si sta firmando il Protocollo Unico Regionale per il contrasto della violenza di genere che discende dall’art. 31 della legge regionale n. 14 del 25 novembre 2016 ‘Norme per le politiche di genere e per una nuova civiltà delle relazioni tra donne e uomini’ al quale seguirà la firma del Protocollo Interistituzionale della Zona Sociale n. 12 denominato R.I.T.A 12 già attivo nel nostro territorio dal 2019”.
In Umbria è attivo dal 1989 il Telefono Donna gestito dal Centro per le pari opportunità regionale (Ente dotato di personalità giuridica, previsto nello Statuto regionale, attualmente normato dalla L.R. n. 6/2009) che, oltre a garantire consulenze psicologiche e legali alle donne vittime di violenza, ha promosso intese inter-istituzionali per la realizzazione di azioni integrate di prevenzione e contrasto della violenza. Dal 2014 sono operanti nel territorio regionale due Case rifugio e due Centri antiviolenza di tipo residenziale, funzionanti h 24, 7 giorni su 7 e un Centro antiviolenza non residenziale ad Orvieto. A questi servizi si sono aggiunti negli anni il progetto “Codice rosa” nei Pronto soccorso negli ospedali di Perugia, Terni, Città di Castello, Foligno, Spoleto, Orvieto. (Protocollo 5 aprile 2015 con Sanità, Comuni, CAV e Forze dell’ordine), a seguire sono stati aperti altri 6 centri antiviolenza non residenziali e 1 casa di emergenza.
“Inoltre – conclude l’Assessore – sono stati rifinanziati dal Governo i fondi per il reddito di libertà beneficio introdotto dal ‘Decreto Rilancio’ al fine di promuovere, attraverso l’indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza e in condizione di povertà”.
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, venerdì 25 novembre per iniziativa di Fidapa Bpw Italy – Sezione di Orvieto e con il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Terni e del Comune di Orvieto si terrà una fiaccolata che, alle ore 18 partirà da Piazza del Popolo a Piazza della Repubblica a cui parteciperà Sua Altezza Reale la Principessa Soraya Malek d’Afghanistan impegnata per i diritti del popolo afghano, la quale sabato 26 novembre alle ore 16:30 prenderà parte e sarà relatrice del Convegno Distrettuale sul tema “Nel nome delle donne afghane” in programma presso l’Auditorium di Palazzo Coelli.