In occasione dei lavori consiliari di giovedì 20 ottobre gli “Amici della Terra” avevano rivolto un appello all’Amministrazione e al Consiglio Comunale di Orvieto per non concedere il diritto di superficie alla Fondazione Faina finalizzato alla realizzazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli nell’Altopiano dell’Alfina. Saranno interessati 10 ha in località Montiolo nel comune di Castel Giorgio e 5 ha in località Poggio di Biagio nel comune di Orvieto, grazie al voto favorevole espresso dalla maggioranza, mentre le minoranze hanno votato in modo contrario.
“Si tratta di un atto che rischia di creare un delicato precedente – denuncia l’Associazione – visto anche che si interverrà nelle fasce di rispetto di significativi beni culturali di cui è disseminato il territorio orvietano, né è accettabile che si giustifichi il via libera con la presunta scarsa visibilità delle aree interessate. Tale decisione appare, infatti, in netto contrasto con la politica regionale che ha recentemente modificato il relativo regolamento restringendo gli interventi in aree agricole, nonché con la presa di posizione chiara ed autorevole della Coldiretti Umbria, che ha gridato: ‘Fotovoltaio: giù le mani dai terreni agricoli e dalla nostra identità! Ok a transizione energetica, ma senza consumo di suolo agricolo!’.
Il nostro disappunto aumenta nel constatare che lo stesso territorio è interessato da un gigantesco impianto eolico (7 pale alte 200 metri) rispetto al quale, in base alle informazioni contenute nel sito del MiTE, non appare alcuna osservazione da parte del Comune di Orvieto. Ribadiamo la nostra contrarietà alle rinnovabili speculative e chiediamo ai Comuni di adoperarsi presso Ministero e Regione per procedere alla individuazione delle aree da considerare idonee alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, al fine di evitare una devastazione dell’Umbria Cuore Verde d’Italia”.