Grande partecipazione a Viceno, sabato scorso, presso la sala parrocchiale della Chiesa Ss. Pietro, Paolo e Nicola, alla presentazione del libro di Maria Assunta Pioli, “Lockdown. Un modo nuovo per riscoprire e riscoprirci”, pubblicato da Gangemi Editore. Presenti il sindaco, Daniele Longaroni, il vicesindaco e assessore alla Cultura Luca Giuliani, Silvio Manglaviti, geografo storico, Annalisa Giulietti Rohrwacher, insegnante di Lettere, Stefano Stella, collaboratore ufficio Comunicazioni Sociali Diocesi Orvieto-Todi, Vera Bianchini insegnante e l’autrice. L’opera era già stata presentata, lo scorso maggio, a Castel Viscardo ed alla Biblioteca della Camera dei deputati.A coordinare il tavolo dei relatori la giornalista Tiziana Fedele che ha sottolineato, in apertura, evidenziando l’amicizia che la lega all’autrice: “Maria Assunta è una donna generosa, impegnata nel sociale, leale, creativa e grande amante della fotografia. Una passione che non l’ha abbandonata nemmeno durante i due anni di pandemia. Sono mutati i soggetti, gli ambienti, le situazioni, ma la sua sapiente arte fotografica è riuscita ad immortalare immagini uniche, durante quel periodo, per lei momento di profonda riflessione, introspezione e rielaborazione”. “Un volume prezioso ha detto il Sindaco Daniele Longaroni – perché non solo permette di scoprire, anche a chi già non le conosce, le meraviglie del nostro territorio, ma perché ci consente di fare un viaggio emozionale, grazie alle riflessioni dell’autrice, attraverso gli aspetti più profondi di un periodo storico che ha toccato tutti profondamente”.
Lo definirei, ha aggiunto il Vicesindaco Luca Giuliani “un faro nel buio della pandemia e un modo per dare voce a una natura che troppo spesso sembra muta, spersa tra i rumori della quotidianità”. Toccanti gli interventi e le testimonianze di Silvio Manglaviti, Annalisa Giulietti Rohrwacher e Stefano Stella che hanno raccontato la loro amicizia con l’autrice, l’amore per il territorio che li accomuna, così come le attività di volontariato e il desiderio di ritorno a quella meravigliosa natura che circonda chi ha “la fortuna di vivere in questi luoghi”. I relatori, insieme a Vera Bianchini, hanno poi anche letto quelli che per loro erano i brani più significativi del libro, in un corale inno alla riflessione e alla tutela del Creato.
“Lockdown. Un modo nuovo per riscoprire e riscoprirci” è stato apprezzato dai numerosi presenti, che hanno compreso questo inno alla vita e alla straordinaria natura di Castel Viscardo, Viceno, Benano, Castel Giorgio, Rocca Ripesena e del Lago di Bolsena, oltre al profondo messaggio di speranza nel futuro che racchiude.
“Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in quest’opera: la casa editrice, la mia famiglia, le mie amiche di sempre, i miei colleghi di lavoro, gli amici relatori seduti a questo tavolo e l’amministrazione comunale tutta, che mi ha sempre sostenuto in ogni mia iniziativa”, ha detto visibilmente commossa la Pioli. “Essere oggi qui – ha aggiunto – per me ha un valore inestimabile perché sono a casa, in quei luoghi a me tanto cari e che sono sempre stati, per me, fonte d’ispirazione. Il nostro è un tempo dominato dall’incertezza e dalla precarietà, da un impoverimento dei valori fondamentali della vita. Il lockdown, ci ha insegnato che non bisogna arrendersi, mai perdere il coraggio, neanche quando la fatica si fa sentire, di fronte alle avversità della vita, quando ci si sente delusi. Allora è il momento di guardarsi intorno e dentro. Osservare i tesori che ci circondano e la fortuna che abbiamo di vivere in questo mondo. Allora si torna a capire il senso vero della vita e ad essere, davvero, vicini a Dio”.
Maria Assunta Pioli nasce ad Orvieto nel 1962. Vive a Viceno di Castel Viscardo, piccolo borgo a pochi chilometri da Orvieto ed è Funzionario Amministrativo del Ministero della Difesa. La sua grande passione è la fotografia. Ha realizzato numerose mostre fotografiche, in varie località Italiane, fra le quali ricordiamo: “In viaggio verso la vita” (dedicata all’infanzia), “Paesaggi e volti di Lunigiana – la bellezza del paesaggio naturalistico di una Terra antica”, “Alla riscoperta di un piccolo mondo contadino”, “La Magia della Luce”, “Riflessi di solidarietà”, “Jader Jacobelli – un ricordo, una presenza un pensiero”, “Dal sorgere dell’alba all’infinito: i giovani e il futuro”. Appassionata della natura e degli animali, ha realizzato una mostra dedicata alla salvaguardia delle api dal titolo “Dai fiori al miele. Api, noi e il futuro del mondo” “…per fare tutto ci vuole un fiore” (Gianni Rodari). Ha collaborato, per la parte fotografica, alla stesura di diversi libri insieme al dott. Jader Jacobelli. Nel 2013 le è stato assegnato un Attestato di Benemerenza da parte dell’Università Popolare della Tuscia, Sezione decentrata di Orvieto, per il suo impegno umanitario.