“Voglio credere – ha detto – che serva ad aprire una riflessione che il Partito Democratico non può più permettersi di procrastinare”. E’ con questa motivazione che Maria Flavia Timperi, nel coordinamento comunale del 24 ottobre, ha comunicato le proprie dimissioni da segretaria del Pd di Orvieto.
Pubblichiamo di seguito la lettera che l’ex segretaria ha affidato al proprio profilo Facebook:
“Con la presente sono a rassegnare le mie dimissioni irrevocabili da Segretaria dell’Unione Comunale di Orvieto. Con amarezza mi trovo a registrare come non vi siano ad oggi strade percorribili per un’azione coesa e proficua. Uno sforzo leale e condiviso è quello che il delicatissimo contesto attuale imporrebbe, nell’alveo della volontà di dare sostanza ad un serio progetto politico.
Logiche e meccanismi che mi auguravo relegati al passato si ripresentano con ostinazione ed il difetto di trasparenza, nella forma e nella sostanza, rende per me frustrante, oltre che sostanzialmente inutile, continuare a ricoprire questo incarico. Sono certa che altri saranno in grado di interpretare il ruolo di guida del Partito Democratico di Orvieto, con la speranza che riusciranno con più efficacia a dare un nuovo volto e nuovi contenuti a questo Pd, per il bene del Partito stesso, nell’auspicio che ritrovi su solide basi lo slancio per ricostruire e azzerare, laddove necessario.
Non mi sottraggo alla responsabilità di non esserci riuscita io, che ho la colpa di aver sottovalutato i tanti nodi o forse di aver sopravvalutato la mia capacità di scioglierli. Me ne rammarico con coloro di cui non mi è mai mancato il sostegno e li ringrazio, così come ringrazio chi mi ha invece sempre percepita come un “corpo estraneo”, è anche merito loro se ho conquistato oggi importanti consapevolezze.
Uno sforzo di autocritica, come imperativo ineludibile per un reale percorso di riedificazione, è quello che deve avviarsi con il Congresso ed è quello che deve operare anche il nostro Pd. Confido che la mia uscita di campo possa favorire un sereno e fruttuoso dibattito sui contenuti, sgombro da schemi precostituiti. Ad maiora”.