Ciao Flavia,
per prima cosa, da segretario del Pci di Orvieto, vorrei esprimerti la mia vicinanza e la mia solidarietà. La tua decisone di rassegnare le dimissioni da segretaria del Pd è un atto coraggioso e coerente, in un momento dove la ricerca di poltrone e di un potere illusorio è l’aspirazione principale di molti.
La virtù nella filosofia greca si concretizzava nella politica, intesa come arte di sapere vivere con gli altri, ragionare insieme per far emergere il Bene Comune: creare una comunità. I partiti e i loro rappresentanti, da troppo tempo, considerano la politica come gestione del potere e non un servizio al cittadino, diventando apparato, dove prevale l’immobilismo e non il fare.
Sono proprio quelle logiche, che come sostieni, difettano di trasparenza e sostanza, che non permettono un cambiamento. Una politica autoreferenziale, che ha generato una distanza siderale con gli elettori di riferimento. Non nascondo le differenze e la distanza che si è creata negli ultimi anni, tra il nostro sguardo e il vostro, ma proprio per questo, vorrei lanciare un invito.
Ripartire da zero, con umiltà, recuperando quel rapporto sentimentale con le persone, nelle piazze e nei luoghi più nascosti dove c’ è smarrimento. Un percorso che si può fare dentro e fuori dai partiti, per dare alla nostra città di Orvieto “una lettura differente” rispetto a quella di chi amministra il Comune con “la politica dei selfie”.
“Usciamo fuori” è l’invito che rivolgo ai tanti e alle tante persone “di Sinistra”, che negli ultimi anni si sono defilati e “arresi”, serve il vostro contributo per invertire la rotta. Magari, Flavia, la tua coraggiosa decisione, può servire alla nostra comunità per tornare a fare veramente politica.
Matteo Galli,
segreterio della Federazione Pci di Orvieto