di Renato Piscini
La composizione di uno staff è la maniera più efficace per essere supportati nella gestione politica. Si possono scegliere per competenze o per amicizia, infatti senza di loro sarebbe impossibile resistere nel tempo. Servono uomini che conoscono le dinamiche esterne e ragguagliare il capo. Inoltre bisogna saper gestire la folla o i corpi intermedi. Si avrà bisogno ulteriormente di chi ti proteggerà anche fisicamente.
Il primo compito del collaboratore è organizzare gli spostamenti poi gli aspetti più politici del ministero; ma lo staff non è sufficiente cosi si devono spalmare sul territorio altri collaboratori che preparino la visita del Capo e soprattutto diffondere la politica intrapresa e da intraprendere.
Esiste una gerarchia anche dentro lo Staff per impedire scivolate clamorose, quindi si affermano cerchi di gestione ravvicinati e di periferia; a volte si cade nel famoso cerchio magico ma non sempre è ben visto, meglio un collaboratore trasversale .
Al di sopra di tutto persiste il Consigliere (Macchiavelli) nella gestione politica come metodo generale di condotta del bravo e leale consigliere politico. Questi, diverso dal funzionario di Stato o di una corrente, serve a non sbagliare o meglio a navigare. La sua figura si legittima in lavori di ufficio e di indirizzo negli affari interni, nella attività estera, militare ma non diplomatica. L’errore da evitare da parte di un consigliere è quello di selezionare approssimativamente la scelta di uomini della cerchia. Più il leader è importante più il potere di agenda politica diviene fondamentale attraverso un filtro all’altezza verso il mondo esterno. Allora scatta l’autorevolezza del consigliere qualora faccia bene il suo lavoro. Altresi c’è il lavoro di gruppo che, affinchè non si cada nel caos, deve essere ben gestito. La pluralità dei consiglieri è la premessa che consente al Leader di acquisire, in fase di analisi, una valutazione rappresentativa di tutti gli elementi da considerare prima di agire .. Gestire bene la pluralità evita i conflitti. Il Leader deve inoltre tenere a freno il proprio Ego, come unitamente allearsi con i burocrati, veri luoghi di lavoro, in quanto rappresentano la vera officina della politica. La divisione del lavoro tra lo Staff è essenziale per agire coerentemente ed efficacemente senza conflitti interni.
Da ultimo proteggere il Leader in qualunque occasione si presenti in quanto possono sopravvenire fasi di fragilità o di troppo entusiasmo. Insomma lo Staff deve erigersi come barriera tra le paure, i fatti e il resto del mondo, per non essere attaccato dagli avversari.
L’adulazione è l’errore in cui può cadere lo Staff o consigliere e questo può portare a discrepanze nello stesso Staff. Il parlare franco, il dire liberamente ciò che si crede essere la verità è singolare ma illuminante per tutti.
Come non sottolineare che tutto questo si è perso negli ultimi tempi della politica !!