Sta per chiudersi una settimana turbolenta della vita politica italiana. Giorgia Meloni è appena diventata Presidente del Consiglio. Prima donna a ricoprire tale incarico. Ha bisogno di tanti auguri la neo Premier, visto lo tsunami geopolitico – con tanto di crisi economica connessa – che sta investendo il mondo. In primis, stretta com’è tra Berlusconi e Salvini, c’è da chiedersi se riuscirà a sgomitare abbastanza forte da saperli ben gestire e ad avere una sua spiccata autonomia.
Meloni ha superato la prima tempesta del suo governo, già prima che nascesse, cominciando a sentire un vento da far tremare i polsi dei più pazienti naviganti. Prima per gli aggettivi poco edificanti, espressi su di lei, che Silvio Berlusconi si era “appuntato” in Senato; e poi per la rianimata e dichiarata amicizia con Putin – che il leader di Forza Italia ha espresso nei suoi famosi “audio” -. Deve essere stata dura ingegnarsi per non far cadere tutto anzitempo. Silvio Berlusconi è tutto e il contrario di tutto. Infatti tutto smentisce, con un candore fanciullesco e una disinvoltura senza pari, ogni giorno dopo. Il collante della poltrona si scontra con la sua voglia di esternazione a ruota libera, senza freni inibitori. Passi per gli “appunti” sulla leader di Fratelli d’Italia; ma la ridestata vena d’amore e d’amicizia manifestata attraverso lo scambio di “lettere dolcissime”, e di vodka per Lambrusco, con Vladimir, sembra annunciare una maggioranza di Governo che “sa già di tappo”.
A meno che, a Mosca, le bottiglie di Lambrusco non siano arrivate vuote.