ORVIETO – Un’azienda nata vent’anni fa. All’inizio, una stanza piccola, nella zona industriale di Bardano. Oggi non solo occupa un intero stabile ma, dando per particolarmente veloci le pratiche burocratiche, entro il 2024, con una decina di dipendenti in più (attualmente sono 30) e ulteriori metri quadrati per la realizzazione di una nuova “camera bianca”. Un’operazione del valore di almeno 2 milioni di euro che l’azienda si accinge a compiere con ricadute occupazionali importanti sul territorio. E’ Welcare Industries S.p.A fondata nel 2000 da Fulvia Lazzarotto e Franco De Bernardini, unica azienda multinazionale presente nell’Orvietano che sviluppa, produce e commercializza dispositivi medici per la prevenzione e il trattamento di infezioni e per la gestione di lesioni cutanee di varia eziologia.Con una propria sede operativa a Orvieto e legale a Milano, è presente in 22 paesi in tutto il mondo, tra Europa, Middle East, Sud America e Australia. Un’azienda che, grazie alla lungimiranza della Presidente Fulvia Lazzarotto ha saputo crescere, innovarsi e rinnovarsi pur mantenendo uno stretto legame con il territorio. Tanto che Welcare sta iniziando a selezionare i nuovi profili che entro un paio d’anni andranno ad aumentare le risorse umane dell’azienda. Dovranno essere “persone capaci di mettersi in gioco, ricche di entusiasmo, positive, con voglia di crescere professionalmente”. Profili che, necessariamente, tra le skills, dovranno avere quella nella padronanza della lingua inglese. “Ad Orvieto stiamo avendo difficoltà a trovare quest’ultima caratteristica” ha sottolineato l’ad di Welcare per questo l’azienda si sta spostando anche nelle scuole con l’obiettivo di trovare studenti con tali abilità pronti, una volta terminati gli studi, ad intraprendere la propria carriera in Welcare.
“Molti dei nostri ragazzi – spiega Lazzarotto – hanno dimostrato con il tempo particolari specificità, spirito di sacrificio (nel periodo di massima emergenza l’azienda ha lavorato anche con turni notturni), dedizione al lavoro e abilità in determinati campi. Questo gli ha consentito, rapidamente, di arrivare a livelli più alti all’interno dell’azienda. Il nostro personale è composto da giovani, l’età media è di 30 anni. Sono farmacisti, biologi, operai specializzati sui quali continuiamo ad investire per la loro formazione. Siamo profondamente radicati nel territorio, il personale di produzione è umbro, ma crediamo anche che per crescere l’azienda abbia bisogno di avere una porta aperto sull’estero. Per tal motivo, parte del nostro personale commerciale e di marketing ha una forte propensione alla crescita professionale che, in questo caso, comporta viaggi e permanenze all’estero”. Una realtà, quindi, capace di valorizzare le sue risorse e dove la meritocrazia non è un valore aggiunto ma, IL valore. Un’azienda, che non solo sta sul territorio dove vuole anche espandersi ma che supporta le realtà che la vivono. Da qualche anno, infatti, Welcare è tra gli sponsor dell’Orvietana Calcio e della neo squadra di Montecchio.Il primario obiettivo con cui è nata l’azienda è stato, da subito, aiutare i professionisti sanitari nell’assistenza del paziente ospedalizzato. Non a caso i Dispositivi Medici Welcare divengono fin dal 2005 punti di riferimento nei maggiori ospedali e cliniche d’Italia. Parallelamente, si amplia anche la gamma dei prodotti Welcare, andando a coprire così oltre la cura della pelle, anche l’igiene del cuoio capelluto e l’idratazione degli occhi.
Dal 2006, la produzione dei Dispositivi Medici avviene nelle cosiddette “camere bianche” ISO7 ed ISO8, ambienti in cui l’aria è dalle 10.000 alle 50.000 volte più pulita dell’aria normale e dove il rispetto di severe norme igienico-sanitarie è fondamentale. Inoltre, i macchinari utilizzati, sviluppati su disegno dell’azienda, sono esclusivamente dedicati alla produzione di Dispositivi Medici. E tutto questo avviene nella struttura di Via dei Falegnami, ai piedi della Rupe.Il primo grande scatto in avanti dell’azienda è avvenuto nel 2006-2007 con le prime grandi fiere di settore. “I primi contatti li abbiamo avuti con Germania ed Israele. Il secondo passo è stato valicare i confini europei abbracciando i paesi del Golfo, il Sud America e il Sudafrica”, spiega Lazzarotto.
Con la certificazione ISO 14001 per i sistemi di gestione ambientale viene consacrato l’impegno di Welcare nel promuovere un modello produttivo ecosostenibile, basato sui principi di salvaguardia e valorizzazione delle risorse, rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori. Il progetto nasce dalla volontà di essere protagonisti di ogni fase della filiera produttiva, garantendo il più alto livello di tracciabilità e di sicurezza dei componenti naturali, spesso impiegati come ingredienti attivi nei Dispositivi Medici. Nel 2015, con l’allargamento della gamma prodotti Welcare, i volumi di vendita iniziano a crescere a ritmi sempre più incalzanti nei Paesi del Golfo e soprattutto in Arabia Saudita, dove viene ultimata la procedura di certificazione dei prodotti Welcare. Nuovi macchinari dedicati alla produzione della linea UCS Debridement ed un nuovo magazzino di oltre 300mq vengono inaugurati.Nel 2021 Welcare annuncia con soddisfazione l’accordo per la cessione del 70% delle quote societarie del Gruppo, composto da Welcare Industries S.p.a. e Welcare Research S.r.l., a Labomar, società specializzata nello sviluppo e produzione di integratori alimentari, dispositivi medici, alimenti a fini medici speciali e cosmetici per conto terzi. L’integrazione del Gruppo Welcare con Labomar S.p.a., ha un valore strategico molto elevato, grazie alle forti sinergie che potranno essere implementate sia sul fronte del portfolio prodotti che dell’ampliamento dei clienti serviti e dell’internazionalizzazione.
“Siamo molto soddisfatti di questa operazione che riteniamo abbia un fortissimo valore strategico e industriale – ha commentato Walter Bertin, fondatore e AD di Labomar – Abbiamo avuto la fortuna di conoscere un’imprenditrice di grande energia e capacità come Fulvia Lazzarotto che nel realizzare il proprio sogno ha costruito, insieme al marito, una realtà solida e fortemente specializzata. La presenza di un Socio e Manager come Marco Grespigna, inoltre, ha contribuito ad arricchire la visione aziendale e il governo delle linee di sviluppo nell’ultimo periodo. Forti delle nostre storie e valori, è stato facile trovare un terreno comune per la realizzazione di un percorso di sviluppo che porterà a risultati di sicuro interesse per entrambe le società”.
E i dati lo stanno dimostrando. “Ammontano a 41,8 milioni di euro, in crescita del 36,9% su base annua, i ricavi consolidati al primo semestre dell’anno di Labomar – ha spiegato Bertin – Il totale, include, oltre ai valori di Labomar Spa e Entreprises ImportFab, il fatturato delle società acquisite nel secondo semestre 2021, ovvero il Gruppo Welcare e Labiotre srl. A parità di perimetro con i primi sei mesi dell’anno precedente, i ricavi consolidati sono pari a 34,1 milioni di euro, con un aumento di quasi 12 punti percentuali rispetto al 2021. Tale crescita è supportata in modo particolare dalla capogruppo, che ha visto un recupero delle vendite di prodotti appartenenti alle categorie probiotics e cough&cold, che avevano particolarmente sofferto nel 2021 a causa della pandemia da Covid-19″. Sono stati registrati inoltre una crescita di fatturato dei principali key account internazionali e l’incremento del portafoglio di nuovi prodotti lanciati negli ultimi 12 mesi.
“Esprimo grande soddisfazione per le performance realizzate in questo primo semestre, che mostrano una crescita a doppia cifra del fatturato nonostante uno scenario socio-economico poco favorevole, con una pandemia ancora non completamente alle spalle” ha aggiunto il fondatore e amministratore delegato di Labomar. “Questi risultati, cui hanno contribuito tutte le aziende parte del Gruppo, non solo confermano le guidance di mercato, ma ci rendono anche confidenti per un buon prosieguo dell’esercizio nella seconda parte dell’anno”. (Sa.Simo)