Il Consiglio di Amministrazione di Labomar (Ticker: LBM), presieduto da Walter Bertin, ha approvato giovedì 29 settembre la relazione finanziaria del Gruppo al 30 giugno 2022. “Esprimo grande soddisfazione per i risultati raggiunti dal Gruppo Labomar in questo primo semestre 2022” commenta il presidente e amministratore delegato di Labomar, Walter Bertin.
“La rapida sinergia messa in campo tra le società del Gruppo, penso in particolare al Gruppo Welcare acquisito solo lo scorso anno – afferma – si è dimostrata estremamente efficace e, pur in un contesto complesso, ci ha permesso di cogliere nuove opportunità di mercato e di efficientare ulteriormente la struttura dei costi.
Il focus sulla Ricerca&Sviluppo, aspetto che ci contraddistingue da sempre, ci ha premiato, permettendoci di essere propositivi nei confronti della clientela e di intercettare allo stesso tempo le diverse esigenze del mercato.
L’attenzione alla sostenibilità in tutte le sue sfaccettature, dal ciclo di produzione all’ambiente, dal personale e al tessuto sociale in cui siamo inseriti, rappresenta un ulteriore valore aggiunto che viene apprezzato dai nostri partner e stakeholder e concorre ai risultati ottenuti”.
I ricavi del Gruppo Labomar nel primo semestre 2022 ammontano a 41,8 milioni di euro, con una sensibile crescita del 36,9% rispetto a 30,5 milioni di euro realizzati nel pari periodo 2021. Essi includono, oltre ai valori di Labomar Spa e Entreprises ImportFab Inc., il fatturato delle società acquisite nel secondo semestre 2021, ovvero il Gruppo Welcare e Labiotre Srl. A parità di perimetro, la crescita dei ricavi risulta ugualmente importante, e pari a quasi 12 punti percentuali.
L’incremento dei ricavi è supportato in modo particolare dalla capogruppo che ha visto un recupero delle vendite di prodotti appartenenti alle categorie probiotics e cough&cold, penalizzati nel 2021 a causa della pandemia. Ugualmente positivo il trend per le società partecipate, soprattutto per quanto riguarda il Gruppo Welcare che ha registrato una crescita dei Ricavi del 30,5% grazie all’ampliamento dei mercati presidiati, alla rafforzata struttura commerciale ed al lancio delle nuove produzioni dedicate ai pazienti affetti da patologie tumorali.
L’EBITDA del Gruppo Labomar al 30 giugno 2022 si è attestato a 8,1 milioni di euro (4,5 milioni di euro nel giugno 2021), con un margine premiante del 19,3% sui ricavi. Tale incremento di marginalità risulta ancora più rilevante considerando il particolare contesto macro affetto da una generale evoluzione sfavorevole dei costi delle materie prime, nonché dell’energia elettrica e dei trasporti. Sono assenti voci aventi natura non ricorrente, di conseguenza l’EBITDA Adjusted coincide con l’EBITDA Reported, diversamente dal precedente esercizio in cui erano allocati, all’interno di quest’ultimo aggregato, 0,5 milioni di euro di contributi straordinari legati al processo di quotazione.
Da segnalare poi, in particolare per la capogruppo, una crescita del costo del personale effetto di un rafforzamento della struttura di top management, in linea con quanto pianificato, al fine di supportare il processo di sviluppo, e massimizzare le sinergie connesse all’integrazione con Entreprises ImportFab Inc. e le neoacquisite Welcare e Labiotre. La gestione finanziaria ha saldo negativo, ma impatta in modo esiguo sul primo semestre 2022, con un’incidenza al di sotto del punto percentuale. L’utile netto del periodo si attesta a 3,1 milioni di euro, pari al 7,4% del fatturato.
Nel periodo, la struttura patrimoniale del Gruppo appare solida con un patrimonio netto pari a 48,4 milioni di euro. La posizione finanziaria netta, pari a 33 milioni di euro, include 4,3 milioni di euro per diritti d’uso e risulta in aumento rispetto al saldo al 31.12.2021 quand’era pari a 28,2 milioni di euro per effetto sostanzialmente della crescita del capitale circolante netto commerciale e della distribuzione dei dividendi avvenuta nel mese di maggio (1,8 milioni di euro) a seguito della delibera di approvazione del Bilancio d’Esercizio chiuso al 31 dicembre 2021.
La crescita rilevante del capitale circolante netto, oltre che rispondere ad una aumentata dimensione, è fortemente influenzata da politiche di acquisto anticipato delle materie prime, che hanno generalmente consentito di rispondere alla domanda del mercato adottando, al contempo, un approccio più graduale agli incrementi di listino applicati alla clientela.
Fatti di rilievo avvenuto dopo la chiusura del periodo
Dopo la chiusura del primo semestre, la Società ha avviato l’iter amministrativo per la costruzione della prima tranche del nuovo Plant denominato “L6” e la sottoscrizione di due finanziamenti chirografari del valore complessivo di 12 milioni di euro (6 milioni di euro cad.), che garantiscono a Labomar la copertura finanziaria necessaria, nel prossimo biennio, per realizzare l’opera, per la quale si stima un investimento complessivo di circa 13,5 milioni di euro.
La Società ha completato la selezione del nuovo Group CFO, individuato nel dr. Nicola Tomasini, che sostituirà il dr. Claudio Crespan il quale ha rassegnato le dimissioni per cogliere un’opportunità professionale in diverso settore di business. Il Consiglio lo ringrazia per il lavoro svolto e gli formula i migliori auguri per il proseguo della sua carriera professionale.
Il dr. Tomasini ha maturato professionalmente nell’Audit e nell’International M&A di PwC, prima in Italia e poi a New York, ha sviluppato 10 anni di ulteriore esperienza, prima nella Società Quotata OVS S.p.A., nella posizione di Business & Financial Controller, e poi come Group CFO di Philippe Model S.r.l., azienda della calzatura di moda detenuta dal Fondo di Private Equity 21 Invest, dal quale proviene. Il nuovo Group CFO inizierà la sua esperienza nel Gruppo Labomar a fine novembre. Alla data attuale, né il dr. Crespan, né il dr. Tomasini detengono azioni della Società.
Evoluzione prevedibile della gestione
Per i prossimi mesi, il contesto globale permane oggettivamente complesso nella sua evoluzione, sia per le dinamiche strettamente legate al conflitto Ucraina-Russia, sia per le ripercussioni sui costi e gli approvvigionamenti delle materie prime e delle utilities. Labomar proseguirà nel presidio attento di tali tematiche, cercando di limitare – laddove possibile – gli impatti negativi sui margini.
Al contempo, prosegue anche l’attività sinergica tra la capogruppo e le sue partecipate in ambito commerciale, per la proposizione al mercato di prodotti innovativi e/o su aree geografiche oggi non presidiate direttamente da Labomar. Le aspettative per il secondo semestre 2022 sono quindi di raggiungere gli obiettivi prefissati, attesi in crescita double digit anche a perimetro costante.
Con riferimento specifico alla costruzione della prima tranche del plant “L6”, si informa che è stata completata la procedura di protocollo presso lo sportello SUAP del Comune di Istrana (TV). L’ottenimento del permesso a costruire è previsto nel primo trimestre 2023.
Infine, prosegue l’attenzione di Labomar verso i temi ESG, all’interno di un percorso volto all’ottenimento della certificazione B-Corp, per la quale la Società ha fatto formale richiesta di certificazione all’Ente preposto B LAB.
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