Dopo 40 anni, nel fine settimana appena trascorso, si è svolto sulla Rupe il 34esimo Raduno Nazionale dei Granatieri di Sardegna organizzato dal Ministero della Difesa, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Orvieto. A fare da cornice all’evento, in occasione del 363esimo anniversario della fondazione del Corpo, sono stati lo Stadio Luigi Muzi e Piazza Duomo dove si è svolta una suggestiva adunata. Alla manifestazione hanno preso parte radunisti provenienti da tutta Italia, i vertici nazionali dell’Associazione, i presidenti dei Centri Regionali, dei Centri territoriali e delle Sezioni ANGS e i rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, per rafforzare il lungo legame di affetto e amicizia stabilito sin dal 1976 tra i Granatieri, la città di Orvieto e il Comune.
“Le vostre divise, questo meraviglioso Duomo che ci osserva e ci protegge – ha detto il sindaco Roberta Tardani – rimandano il pensiero a una figura che ha saputo conciliare questi due mondi: padre Gianfranco Chiti.
È lui – il granatiere diventato frate cappuccino, il Servo di Dio – uno dei motivi per cui siamo qui oggi a celebrare questo appuntamento. Un modello di riferimento per la fede, il coraggio, la generosità ma anche per il modo in cui aveva concepito la vita militare, la sua funzione educativa volta alla difesa della pace, del diritto e della giustizia. Alla sua figura, così cara alla nostra città, vanno idealmente dedicati questi giorni.Giorni in cui, grazie alla vostra presenza e alla suggestiva esperienza del carosello storico – ha sottolineato ancora il sindaco – abbiamo ripercorso in maniera emozionante un pezzo della storia del nostro Paese ma anche un pezzo importante della nostra città che per moltissimi anni ha ospitato alla caserma Piave il Terzo Reggimento Guardie. La presenza dei Granatieri a Orvieto ha marcato un periodo storico, segnandone anche lo sviluppo sociale ed economico. Quello che dovremmo conservare non è però soltanto il ricordo o le mura di un edificio ma lo spirito di servizio e il senso di appartenenza che traspare ancora oggi dalle vostre parole, dai vostri volti, dai vostri gesti e da cui ogni comunità dovrebbe trarre esempio e farne tesoro comune.
Grazie per aver scelto Orvieto per la vostra festa che a causa della pandemia mancava da 4 anni, grazie a tutti coloro – uffici comunali, polizia locale, Protezione civile, forze dell’ordine – che hanno ancora una volta reso possibile una grande manifestazione in città. E grazie agli orvietani per la pazienza e la collaborazione in questi giorni”.
“Il 34° raduno dell’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna, in Orvieto, è occasione per rivolgere il commosso pensiero ai tanti Caduti della Specialità nell’adempimento del dovere e per salutare il Medagliere dell’Associazione, espressione del valore dei Granatieri stessi”.
Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Presidente dell’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna, Generale di Divisione Giovanni Garassino.
“Da oltre trecentosessant’anni le Guardie simboleggiano le più alte virtù militari, avendo costituito sin dall’inizio le fondamenta dell’Esercito. Depositaria di antiche tradizioni, la prestigiosa Specialità della Fanteria ha dimostrato il suo valore in tutti i principali eventi che hanno caratterizzato la storia nazionale, partecipando da protagonista alla costruzione del nostro Paese e continuando ad offrire il suo contributo alla sicurezza della nostra comunità e della collettività internazionale. L’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna opera con dedizione, impegnata nel legare le generazioni che si succedono al comune patrimonio di ideali. Mi è grato rivolgere l’apprezzamento e il saluto della Repubblica a quanti partecipano al raduno, unitamente all’augurio più caloroso per la riuscita dell’evento”.
Per tre giorni, inoltre, l’ufficio del sindaco ha custodito il prestigioso Medagliere dell’Associazione ricevuto dal presidente, il generale Giovanni Garassino. Si tratta della riproduzione della medaglia storica del 3° Reggimento Granatieri di Sardegna, coniata nel lontano 1941, che riporta tutte le battaglie combattute dal reggimento dal 28 ottobre 1940 al 3 maggio 1941.