Meno di un mese al via della stagione, parola all’allenatore Un anno fa le parole e gli atteggiamenti erano simili, conoscendo quel pizzico di scaramanzia che lo caratterizza verrebbe da pensare che Ciccone voglia ripetere tutti i rituali della stagione dei record appena trascorsa, invece dopo nemmeno una settimana di preparazione, la sincerità sembra spontanea: “Sono pochi giorni che abbiamo iniziato, ma ho già capito di avere a che fare con dei ragazzi straordinari, molti li conoscevo e ci ho trascorso un’annata pazzesca, ma anche i nuovi arrivati sono già tutti sul pezzo, seri, corretti, con tanta voglia di fare bene e carichi al punto giusto. Non è facile con queste condizioni atmosferiche, eppure l’impegno è sempre massimo da parte di tutti”.
La serie D chiede 4 under in campo e quindi inevitabilmente la rosa si ritrova con una media età molto più bassa, ma Ciccone non sembra guardare più di tanto la carta d’identità
“Tengo a precisare che tutti quelli che sono qua sono già stati giudicati idonei per questa esperienza, e parlo sia dei giovani che dei senior, senza differenze. Chiaro che siamo una trentina e non tutti potranno finire in rosa, quindi dopo la preparazione e dopo le amichevoli capiremo come proseguire. Ma tutti sono validi per la Serie D, anche i 2005 aggregati, anche quelli del nostro settore giovanile, vedrete che qualcuno rimarrà in prima squadra per tutta la stagione”.
Ancora dovrà passare del tempo prima di conoscere gironi e avversarie, chi parla di girone tosco – laziale, chi pensa che si potrebbe finire oltre appenino, chi teme un inserimento di qualche squadra sarda, ma forse la prima preoccupazione potrebbe essere quella di dover finire in uno dei gironi da 20 squadre.
“20 squadre – ricorda Ciccone – vorrebbe dire 38 giornate, quindi servirebbe forse una rosa ancora più lunga, ma 4 retrocessioni su 20 sono meglio di 4 su 18! Penso infatti che da neopromossa prima dobbiamo pensare a salvarci. È comunque presto per questi giudizi, sta di fatto che finché non conosceremo gli avversari, possiamo pensare solo a noi stessi”.
Tanti giocatori a correre e a sudare, ma forse ne manca ancora qualcuno?
“Come ruolo ci manca un esterno sinistro basso, lo avevamo trovato, ma alla fine ha deciso di non lasciare la Sardegna per motivi personali. Quindi credo che i direttori, spero a breve, possano chiudere per questa posizione, poi saranno le amichevoli a dirci se per il resto siamo in troppi o in pochi”.