di Renato Piscini
Siamo alle solite. Gli inossidabili capi bastone dei partiti cominciano ad incontrarsi facendo emergere le contraddizioni che esistono all’interno dei partiti stessi e nelle linee politiche nazionali e locali rispettive. Andando al sodo: nel Pd permane un’anima di sinistra e un’anima moderata (centrista). La prima, essendo stata sempre alla guida della locomotiva (specie in città) non si dà pace e continua ad intraprendere intenti o possibili azioni. Ulteriormente il partito 5 stelle, dileguatosi nel tempo in città (come a livello nazionale) si riesuma, anzi viene riesumato dai protagonisti di cui sopra. Ci si domanda allora a che pro, visti accadimenti e dichiarazioni nazionali di ambedue le parti.
Altrettanto la disarmonia e le divisioni o presunte tali non mancano nel campo avverso (centro destra), vista la suddivisione o il collocamento di una parte dei protagonisti (Fratelli d’Italia) e Lega (vi insistono due anime) e Forza Italia. Alla prova della crisi di queste ultime ore, stanno emergendo clamorosamente tutte le contraddizioni che fanno intravedere una politica impreparata alla gestione del presente, ma anche nella gestione di eventuali elezioni. Tutto si appalesa da dichiarazioni di parte (partiti) e dentro gli stessi. Emerge l’impreparazione della classe dirigente e della vecchia prassi dei protagonisti di una volta a livello locale e nazionale.
Necessita l’accantonamento delle vecchie logiche come incontri privati ad personam invece di confronti su programmi reali e valoriali di insieme. Noi di Italia Viva denunciamo tale prassi sin dal suo apparire tra le nebbie di una società, purtroppo, sopita come quella di Orvieto. Tutto questo appartiene ai protagonisti summenzionati che sembrano svegliarsi ad ogni stagione (elettorale) come se nulla fosse accaduto.
Gli avvenimenti degli ultimi due anni (Covid, guerra, siccità, crisi sociale) stanno segnando un disagio ma anche la necessità di una nuova strada politico-economica e sociale del tutto estranea a questi riti. Italia Viva auspica un confronto serio aperto e lontano da tali atteggiamenti tra tutte le forze di area politica per un riformismo, non escluso aperto anche a nuove azioni significative verso il futuro. Buona riflessione.