Si è concluso il 25 giugno il programma di studio Italian Language, Art, Culture and Community-Based Learning in Orvieto, che è stato promosso dall’associazione culturale Dante Alighieri di Innsbruck presieduta da Pietro Salituri. Il Prof. Emanuele Occhipinti ha voluto riportare un gruppo di tredici studenti universitari provenienti dalla statunitense Drew University di Madison, New Jersey. Dopo l’interruzione dovuta alla pandemia, è stato emozionante accogliere nuovamente i ragazzi sulla rupe, che hanno partecipato con entusiasmo al programma articolato in quattro settimane: le attività proposte hanno dato loro l’opportunità di esplorare la lingua e la cultura italiana a 360 gradi e di integrarsi con il tessuto sociale orvietano attraverso le attività di volontariato.
Le quotidiane lezioni di lingua italiana sono state affiancate da attività culturali che hanno avvicinato gli studenti non solo all’arte, all’artigianato e alla cucina italiana, ma anche alla comunità locale, permettendogli di avere una visione globale e di immergersi nell’autentica cultura italiana.
Quest’anno per il volontariato sono stati coinvolti una settantina di bambini e ragazzi delle scuole locali. Due i progetti portati avanti. Il primo è stato il consueto appuntamento settimanale con gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Da un po’ di anni, infatti, gli studenti americani si divertono a mettere in piedi delle sessioni divertenti in lingua.

È bello vedere come, a seconda della propria personalità e dei propri talenti, riescano a tirare fuori ogni volta dei giochi diversi, cantando, ballando, disegnando e facendo divertire i bambini e i ragazzi. Ilaria, una delle madri, dichiara: “Ho fatto partecipare le mie figlie, una di 7 e una di 11 anni, e con estremo piacere le ho viste aprirsi con curiosità alla conoscenza di ragazzi provenienti da un paese lontano, con cultura e lingua diverse dalla loro. Il gioco è stato il punto di unione. È un’esperienza che consiglierei a grandi e piccini.”

Il secondo progetto è stato svolto in collaborazione con l’istituto Majorana–Maitani. Circa 40 ragazzi, a rotazione, si sono messi in gioco impegnandosi in un prezioso scambio linguistico e culturale. Hanno avuto l’occasione per guardare la loro città attraverso gli occhi degli studenti americani, confrontandosi con loro sui più svariati argomenti, riscoprendo il patrimonio storico artistico e culturale e riflettendo sui concetti della vita slow promossa dall’associazione Città Slow. Parte del progetto di volontariato ha visto gli studenti italiani come uditori durante le lezioni di italiano degli studenti americani. Le organizzatrici del programma sono molto contente dell’apertura dell’istituto Majorana-Maitani verso le attività di scambio culturale, attività che sicuramente verranno proposte anche in futuro.
“L’edizione del programma di quest’anno” dichiara Emanuele Occhipinti, “è riuscita particolarmente bene. Ringrazio a nome degli studenti e della Drew University lo staff Study Programs dell’associazione Dante Alighieri di Innsbruck, l’istituto Majorana-Maitani e tutta la comunità orvietana per la straordinaria accoglienza, ospitalità e cooperazione che hanno reso unico questo programma. La tristezza al termine del soggiorno si accompagna anche alla certezza di ritornare fra due anni con sempre nuove idee e attività innovative.”

Gli studenti confermano che a rendere unica questa esperienza sono stati un insieme di fattori: le insegnanti di italiano, i bambini e i ragazzi che hanno partecipato agli incontri di inglese e di scambio culturale, la sistemazione centrale in un palazzo storico con il suo bellissimo giardino, gli artigiani e le diverse strutture enogastronomiche. Un particolare ringraziamento va inoltre a Daniela Lamincia, Mariella Grassi, Francesca Geri e Claudia Wiegleb, insegnanti e coordinatrici di questo bellissimo progetto culturale. “È stato emozionante dare il benvenuto agli studenti” dichiarano. “Emozionante soprattutto perché, dopo due anni di interruzione dei nostri programmi per università e per scuole superiori provenienti dall’estero, significava ritornare ad una pur fragile normalità, visto che ancora non sembrano finiti i problemi dovuti al Covid. L’emozione è doppia perché i programmi studio sono stati ripresi proprio con il gruppo della Drew University, alla quale siamo legati da una collaborazione ormai decennale. Ringraziamo il Prof. Occhipinti per aver reso possibile questo ritorno nonostante le avversità ancora legate alla pandemia.”
Alla fine, dopo questo mese di immersione totale nella vita italiana, i ragazzi americani si sono portati a casa non solo i crediti per il loro percorso di studio universitario, ma soprattutto tanti ricordi, nuove amicizie e un po’ di Orvieto nel cuore.









