Prendiamo atto delle risultanze dell’ultimo Consiglio Comunale in ordine agli sviluppi sul tema del secondo stralcio della Complanare. Esprimiamo soddisfazione per il nuovo (sottolineiamo nuovo) indirizzo progettuale adottato e auspichiamo fortemente il pieno mantenimento dei criteri di salvaguardia e rispetto che lo hanno motivato. Confermiamo favorevole, dove fosse stato ignorato o volutamente frainteso (così come lo era nel momento in cui sollevammo osservazioni allo stralcio), il nostro parere alla complanare, quale opera, una volta ultimata, indispensabile all’eliminazione di criticità considerevoli in alcuni contesti urbani del nostro Comune.
Leggendo alcune affermazioni che mirano a banalizzare o strumentalizzare qualunque diversa opinione, rinnovando un copione di film di “quarto ordine”, ovvero un metodo radicale e indolore per scongiurare alla fonte qualunque imbarazzo da confronto costruttivo, ci permettiamo suggerire di fare tesoro dell’altrui opinione, se non per etica politica, per il fatto conclamato come nel caso in questione: il tracciato di questo secondo stralcio sarebbe rimasto quello iniziale, così come era stato proposto e fortemente sostenuto dalla giunta.
Proprio per questo, con una diversità di visione, ci permettiamo per il futuro, anche un altro suggerimento: di aggiornare la valutazione di tutti gli elementi e dei fattori impattanti sui flussi e sui volumi della viabilità (alla luce non certo di una pianificazione di medio o lungo termine), tenendo conto delle mutazioni socio economiche intervenute nel nostro comprensorio dall’epoca della prima progettazione di massima dell’intera variante alla Strada Statale 71.
Questo per poter almeno assorbire gli effetti che i suddetti elementi hanno prodotto all’ ottimizzazione funzionale ed alla priorità di ciascun ulteriore stralcio, visti anche i rispettivi tempi che saranno necessari per la loro progressiva concretizzazione. Per non scendere sullo stesso piano, concludiamo rinunciando a qualunque risposta a gratuite o teatrali forme di propaganda politica la cui migliore referenza è sintetizzata nella rituale quanto inefficace frase: “…importante è portare a casa quello che si promette”.
Preferiamo, molto più correttamente sottolineare praticità e concretezza, patrimonio genetico molto più di estrazione tecnica e professionale che politica, componenti indispensabili insieme all’esperienza di vita vissuta nel settore, con le quali l’ingegnere prima che assessore, Mario Angelo Mazzi, ha affrontato e sta portando avanti la problematica. Indegnamente, riportiamo con un’altrettanto sintetica frase, il nostro apprezzamento politico per il suo lavoro: “…importante è sapere cosa fare, avere competenza e capacità, e fare”.
PCI
Federazione di Orvieto
La Segreteria