Tempo di esami un po’ per tutti gli studenti, anche per coloro che frequentano una scuola semplicemente per diletto personale. Anch’essi, decisamente, abbastanza spesso si creano problemi di ansia come tutti, e non soltanto alla vigilia degli esami. E così alle ore 18 del 22 giugno il Teatro del Carmine di Orvieto ha ospitato il saggio di canto della scuola comunale Adriano Casasole. Numerosi, gli allievi, e di tutte le età, dai ragazzini delle medie, ai giovani, agli adulti di consolidata gioventù, hanno tirato fuori delle voci sorprendenti per la gioia di parenti e di amici. Una prova importante per ciascuno di loro, questa del saggio, in grado di offrire la possibilità di scoprire se stessi.Sul palco, tuttavia e come sempre in queste circostanze, la musica, la voce e il ritmo dei movimenti celavano l’ansia nelle tensioni della colonna vertebrale, tensioni quasi sempre presenti nonostante il caloroso sostegno dell’insegnante Nina Ricci e dalle colorate pitture dei quadri dell’allieva Nata Kulicha appese a salire verso l’alta profondità del soffitto del Carmine.
NATA KULICKA – Nata Kulicka è originaria della Bielorussia dove, dopo l’università, ha fatto di tutto: tradotto dei libri, scritto poesie, racconti…. “Sono capitata qui in Italia che praticamente dovevo iniziare la vita da un foglio bianco.- racconta -e per mia fortuna nel 2020 ho incontrato il corso di canto che mi ha permesso di scoprire la mia voce e di trovare me stessa in modo tale da potermi esprimere attraverso la pittura”.
E per ora la pittura sta prevalendo sul canto. “Scoprendo la voce,- racconta -questo percorso mi ha permesso di fare uscire tutta la mia creatività tramite la poesia, la pittura e la fotografia. Io credo che questi miei quadri trasmettano quell’energia vitale che s’è espressa. Ecco perché sono così colorati, vivaci, densi di fantasia”. Però la vivace esposizione ha avuto la breve durata delle poche ore impegnate per il saggio di canto. (Santina Muzi)