ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità dei presenti e dopo ampio dibattito, la mozione presenta dal Cons. Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”) che impegna il Sindaco ad attivare ogni utile interlocuzione istituzionale con i sindaci del territorio per raggiungere una posizione comune e chiedere ai vertici del Governo dell’Umbria:
• che vengano ripristinati con urgenza i servizi di medicina ospedaliera e territoriale di prevenzione oggi gravemente carenti cosicché si consenta ai cittadini di ricevere le prestazioni cui hanno diritto;
• che quanto premesso, valutato e proposto nella mozione, possa trovare piena attuazione all’interno del nuovo Piano Sanitario Regionale e negli strumenti normativi ed amministrativi da esso derivanti o comunque collegati:
– per interloquire con i sindaci di Terni, Narni e Amelia e il Presidente della Provincia di Terni per addivenire ad una strategia comune che abbia come base l’ipotesi;
– per sviluppare tutte le iniziative nelle sedi e nelle modalità che si riterranno utili e necessarie affinché si realizzi il necessario e urgente cambiamento del ruolo propulsivo e propositivo che il nostro, come d’altronde altri territori, possono e debbono svolgere nella politica complessiva della regione.
Illustrando le ragioni della mozione, Barbabella ha detto che “la proposta di discussione del documento risale al 7 novembre 2021, quindi trattarla con sei mesi di ritardo risente di cose, anche importanti, che sono già accadute, e non ha il senso stringente dell’attualità. So bene che spesso la politica va così, ma quando ci viene chiesto di proporre emendamenti che verrebbero comunque respinti dalla maggioranza, il punto politico vero è che così facendo si svilisce il ruolo dei consiglieri. Occorre evitare che trascorra troppo tempo tra la presentazione degli atti e la loro trattazione in aula, stabilendo ad esempio un tetto temporale.
Ciò detto, nel frattempo la giunta regionale è uscita con un atto di indirizzo che, in realtà pone tre tipi di problemi: una nuova filosofia della gestione in tema di sanità a partire dalla pandemia; l’importanza della medicina territoriale da coordinare con la medicina ospedaliera ragionando in termini di sistema e di prevenzione in una logica di flessibilità; e la carenza nella gestione ordinaria del funzionamento del sistema sanitario territoriale, dove un problema è costituito, ad esempio, dai tempi lunghi nella prenotazione delle analisi, tanto da costringere le persone ad andare fuori Orvieto o a rivolgersi alla sanità privata.
Altro problema generale di fondo è quello di affrontare il sistema della medicina territoriale guardando anche al processo di modifica del sistema regionale attraverso il PSR. Ovvero: Orvieto o si accontenta di un ospedale di comunità o aggancia un’idea di ospedalizzazione specializzata con riferimento al polo di Terni, ad esempio. L’idea è quella di agganciare il nostro sistema ospedaliero ad un sistema più articolato. Forse in questo modo il nostro ospedale non subirebbe il depauperamento che sta subendo in quanto impoverito di servizi. Se vogliamo guardare al futuro dobbiamo inserire il nostro ospedale in un sistema più forte con compiti moderni, efficienti, di futuro, interterritoriali che spingono verso il potenziamento. Con questa mozione io desidero semplicemente indicare un modo di ragionare. Sulla sanità tutto il territorio dovrebbe essere unito, ma invece vedo ancora una certa frammentazione”.