Venerdì e sabato scorso si è svolto il V convegno di studi sul Santo Sepolcro di Acquapendente; cui ha partecipato anche il Soprintendente, arch. Margherita Eichberg, con un intervento su “La venerazione dei corpi e memorie dal VI secolo all’alto Medioevo: evoluzione tipologica di cripte e spazi sacri”. La leggenda di Matilde di Westfalia, madre di Ottone I, che ha fatto di un bene monumentale architettonico, un luogo di culto. Una mèta di pellegrinaggio nel Medioevo perché sulla rotta della via Francigena, diventata sempre più frequentata. Anche per la presenza nella cripta della reliquia del Santo Sepolcro, custodita in un sacello che riproduce in miniatura quella del Santo Sepolcro di Gerusalemme; ne è la copia più antica che ci resta. E ora la necessità, la decisione e la scelta – come spiega il prof. Chiovelli – di effettuare una serie di saggi nella basilica Concattedrale del Santo Sepolcro di Acquapendente e nella sua cripta, per chiarire alcuni dubbi che permangono sulla storia dell’edificio e sulle sue particolarità decorative. Soprattutto per ritrovare degli ambienti sotterranei che facevano parte dell’avancripta, che conservavano importanti reliquie della passione di Cristo. Tutto questo fa della basilica un luogo d’interesse, non solo per la Soprintendenza, da tutelare, promuovere e valorizzare. (G.S)