In occasione della ripresa della XIV Campagna di Scavi sul sito archeologico di Coriglia, presso Monterubiaglio nel Comune di Castel Viscardo, dopo due anni di stop forzato a causa del Covid, l’Amministrazione annuncia con soddisfazione il doppio appuntamento di giovedì 23 e venerdì 24 giugno per presentare alla cittadinanza lo stato di avanzamento dei lavori nell’area archeologica.
Come sempre sotto la supervisione del PAAO (parco archeologico e ambientale orvietano) e delle Sovrintendenza per i beni archeologici dell’Umbria, quest’anno sono ripresi gli scavi nel sito di Coriglie a cura degli studenti del Saint Anselm College (USA) e in collaborazione con Istitute of Mediterranean Archaeology. Anche quest’anno, sono stati notevoli i risultati portati alla luce che testimoniano, ancora una volta, quanto il territorio sia terra ricca di reperti archeologici.
Appuntamento da non perdere, poi, è quello di venerdi 24 alle ore 18.00 quando verrà effettuata, in collaborazione con il Gruppo Fai Orvieto, una visita guidata a cura della dottoressa Silvia Simonetti direttamente nell’area archeologica, a cui tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. Durante la visita verranno mostrati i risultati portati alla luce dalla campagna di scavo terminata proprio in questi giorni.
“Lo scavo di Coriglia – commenta il sindaco di Castel Viscardo Daniele Longaroni – fa parte dei cinque attrattori delle Aree Interne. Il nostro auspicio, nonché obiettivo, è quello di poter valorizzare sempre di più quest’area. Vorrei ringraziare i ragazzi dell’Università St.Anselm, i professori Claudio Bizzarri e David B. George per il lavoro che stano portando avanti da 14 anni a questa parte e che ci permette di valorizzare sempre di più il nostro territorio”.
Come noto, l’area indagata inizialmente negli anni ’90, è stata soggetta ad interventi di scavo sin dal 2006, quello che da un quadro iniziale sembrava essere solo un insediamento di età romana legato alla presenza dell’acqua, si sta rivelando qualcosa di molto più complesso, in passato già erano state rilevate opere murarie etrusche, lo scorso anno invece sono stati scoperti ambienti databili al tardo medioevo (sec. XIV d.C.), determinando un periodo di frequentazione durato per secoli.
Una scoperta quest’ultima che sottolinea l’estrema importanza che ha rivestito in passato il sito di Coriglia, da non dimenticare infine, il ruolo infrastrutturale determinante che avrebbe potuto avere la “Via Traiana Nova” che congiungeva la città di Bolsena a Chiusi e passava proprio nelle vicinanze dell’area di scavo, la Via da un ultimo studio, avrebbe costeggiato il centro dell’odierno Monterubiaglio per poi scendere la vallata del Fiume Paglia, infatti proprio in Loc. Tevertino è possibile trovare le “importanti” fondamenta di un ponte di epoca romana. Le campagne di scavo sono realizzate dal Saint Anselm College, in collaborazione con l’Institute for Mediterranean Archaeology, il PAAO – Parco Archeologico e Ambientale dell’Orvietano, il Comune di Castel Viscardo e con la collaborazione e la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria.