ORVIETO – Il grande cuore dei giovani orvietani batte per le popolazioni colpite dalla guerra. Il responsabile della Protezione civile del Comune di Orvieto e coordinatore tecnico della Funzione associata di Protezione civile “Sud-Ovest Orvietano”, Luca Gnagnarini, ha ricevuto la donazione di 300 euro in buoni spesa raccolti dalle ragazze e dai ragazzi della 5A della scuola primaria “Erminia Frezzolini” di Sferracavallo. I buoni, consegnati dalla rappresentante di classe dei genitori, Patrizia Andreozzi, saranno destinati alle famiglie ucraine che hanno trovato rifugio nel territorio dopo la guerra.
“Un enorme ringraziamento – commenta Luca Gnagnarini – a Francesca, Raoul, Alex, Lorenzo, Giuseppe, Emily, Alessandro, Miriam, Lia, Lucrezia, Maksym, Caterina, Silvia Matteo, Alessandro, Kevin, Riccardo, Sharon e naturalmente alla scuola che ha sostenuto questa bellissima iniziativa di solidarietà. I ragazzi hanno deciso infatti di destinare alle famiglie ucraine il contributo che di solito raccoglievano per il regalo di fine anno alle maestre. Attualmente – prosegue – sono circa 130 le persone di nazionalità ucraina che si trovano nel nostro territorio delle quali 30 presso il CAS di Villanova mentre le altre vivono in abitazioni private messe loro a disposizione oppure ospiti di altre famiglie connazionali”.
“Fin dall’inizio dall’emergenza – aggiunge – la comunità orvietana e tutta la rete di associazioni ha dimostrato grande sensibilità nei confronti della popolazione ucraina colpita dalla guerra favorendone l’accoglienza e organizzando raccolte di fondi e di beni di prima necessità. Nelle ultime settimane, oltre alla donazione della scuola ‘Frezzolini’, abbiamo ricevuto altri 200 euro in buoni spesa dall’associazione ‘Presepe&Orvieto’ di Anna Donatelli Lardani mentre i piccoli Alice, David e Leonardo hanno raccolto circa 100 euro dal mercatino di giocattoli e fumetti che hanno allestito in corso Cavour con l’aiuto della signora Tilde. Il fatto che anche i più piccoli si siano adoperati in forme diverse per aiutare le famiglie ucraine – conclude – ci racconta di quanto i tragici fatti dell’Ucraina abbiano turbato i nostri ragazzi che hanno dimostrato di avere veramente un grande cuore”.