Anche quest’anno la Regione Umbria partecipa alle celebrazioni della Giornata Nazionale del Sollievo, giunta alla sua 21 esima edizione, in programma domenica 29 maggio. L’evento, indetto dalla Conferenza delle Regioni, dal Ministero della Salute e dalla Fondazione Nazionale “Gigi Ghirotti”, è finalizzato a promuovere e testimoniare, attraverso iniziative di informazione, sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo più giovarsi di cure destinate alla guarigione. L’Azienda Usl Umbria 2, impegnata con servizi dedicati e professionisti nei territori, negli ospedali e negli hospice di Terni e di Spoleto nell’ambito delle cure palliative e nella lotta al dolore, promuove eventi informativi e formativi grazie all’impegno di medici palliativisti e personale sanitario finalizzato a fornire tutte le indicazioni utili ad assistiti e familiari.
Con il patrocinio dell’azienda sanitaria e la partecipazione dello staff sanitario del distretto sociosanitario e dell’Hospice “La Torre sul Colle”, la città di Spoleto ospiterà, il 21 maggio, la tappa umbra del Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche (*), una manifestazione di carattere nazionale organizzata da Fondazione Maruzza Lefebvre D’Ovidio, volta alla sensibilizzazione circa il bisogno di cure palliative nella età evolutiva per tutte le condizioni di inguaribilità.
“In tale occasione – spiega il dirigente medico palliativista dott.ssa Marta De Angelis – verrà presentato il Manifesto delle Cure Palliative Pediatriche con l’obiettivo di impegnare le Istituzioni allo sviluppo della Rete di CPP (Cure Palliative Pediatriche)”. L’evento, organizzato nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Nazionale del Sollievo da Regione Umbria e Azienda Usl Umbria 2, in collaborazione con le associazioni di volontariato tra cui, per la città di Spoleto, l’associazione Agaia, da anni in prima linea nel territorio con iniziative di grande impatto sociale e sanitario e con il supporto delle istituzioni e di sponsor locali e regionali, si svolgerà in località Monteluco alla presenza delle massime autorità civili e religiose, dei rappresentanti delle istituzioni regionale e locali di Spoleto e della Valnerina e della direzione strategica dell’Azienda Usl Umbria 2. E’ prevista inoltre la partecipazione del direttore generale della Fondazione Maruzza Lefebvre d’Ovidio e dei rappresentanti delle società scientifiche di pediatria (SIP e AIEOP) e di cure palliative (SICP).
Inoltre, durante l’ultima settimana di maggio fino a domenica 29, nel territorio del distretto sociosanitario di Spoleto, i volontari e i professionisti delle cure palliative saranno a disposizione della cittadinanza per informazioni riguardo il diritto alla non sofferenza e alle Cure Palliative. Analoga iniziativa è prevista a Terni, grazie all’impegno del personale sanitario e dei volontari dell’Hospice “Le Grazie”, nei distretti territoriali e nei presidi ospedalieri dell’azienda sanitaria. La Usl Umbria 2 è infine impegnata, con il servizio Formazione, Comunicazione e Relazioni Esterne diretto dal dott. Alessandro Francia, nella promozione di un corso formativo rivolto agli operatori sanitari sul tema dell’approccio palliativo riguardo le persone affette da patologie inguaribili con bisogni complessi e le loro famiglie.
“Le cure palliative e la terapia del dolore – spiega il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 dott. Massimo De Fino – sono due approcci che riteniamo di fondamentale importanza per determinare un miglioramento della qualità della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione ed il sollievo della sofferenza”.
“L’obiettivo che ci poniamo grazie all’impegno quotidiano dei nostri servizi e dei nostri professionisti e attraverso la promozione e la partecipazione attiva ad iniziative di divulgazione, sensibilizzazione, informazione rivolte alla cittadinanza e di formazione del personale, è di migliorare il più possibile la qualità della vita sia del malato in fase terminale che della sua famiglia attraverso l’identificazione precoce e un ottimale trattamento del dolore e di altre problematiche di natura fisica, psicologica, sociale e spirituale. È nostro compito morale ed etico, prima ancora che professionale, assistere il malato nella fase terminale o avanzata, nella condizione irreversibile in cui la malattia non risponde più alle terapie, con tutti i mezzi, il supporto psicologico e farmacologico e l’assistenza possibili. Un impegno costante e concreto testimoniato anche dalla recente assunzione di tre specialisti in cure palliative e con l’ingresso in servizio, nel prossimo mese, dopo la chiusura del concorso, di tre oncologi”.