Un romanzo, il settimo per Laura Calderini, con un titolo di facciata “DONNE CHE VESTONO D’ORTICA” e un sottotitolo interno “DI NONNE E DI LUPI”. DONNE CHE VESTONO D’ORTICA apre con la narrazione che Isangela Gatteschi, traduttrice/scrittrice, ormai sessantenne, decide di fare dei suoi surreali incontri con donne leggendarie e artiste straordinarie. Tuttavia, alla fine dei racconti, Isangela, a scanso di equivoci, ritiene opportuno dover spiegare ai lettori la sua supposta visionarietà. DI NONNE E DI LUPI vuole, così, riportarci indietro nel tempo e raccontarci del potente rapporto con la prima Donna Straordinaria che la vita le ha fatto incontrare e della quale ha ereditato i geni.
7 sono dunque le donne della Storia: Teodora allieva di Trotula De Ruggiero (anno 1000), Artemisia Gentileschi (1593/1653) Lady Hamilton (1765/1815), Suzanne Valadon (1865/1938), Elena Cornaro (1686/1684), Plautilla Bricci (1616/1705), Ermina Frezzolini (1818/1884) che, grazie a una particolare predisposizione che la protagonista ha nell’interpretare i cosiddetti segni che la vita le mette davanti, l’hanno scelta per far conoscere al mondo la loro versione dei fatti. 4 le “immaginarie” che sono servite a farle rivivere: Cesira (1937/2020), “La donna strana”, a chiudere, per riflettere sul fatto che una donna strana può ben essere una Donna Straordinaria/Leggendaria, così come può essere vero l’inverso: che una Donna Straordinaria/Leggendaria può venir considerata donna strana.
Isangela, che ha impugnato la penna; sua nonna Clarissa, l’anello della catena che la lega al passato. Infine “Colei che sa” che le racchiude tutte.