Dopo un 2021 davvero ottimo per le compravendite di immobili che, complici la pandemia ed i lock down hanno fatto comprendere l’importanza di un’abitazione confortevole, sufficientemente grande e con uno sfogo esterno, le persone sono andate in cerca di una casa, se non ne erano proprietari o di un ambiente più consono alle loro necessità. Particolarmente apprezzate, fino a qualche mese fa, le nuove costruzioni, sia per il risparmio energetico che garantiscono, sia per la possibilità di realizzarle su misura.
Oggi invece, complici l’aumento dei materiali ed i molti incentivi per le ristrutturazioni, si assiste ad una riscoperta dell’usato, soprattutto abitazioni indipendenti. Orvieto ed il suo comprensorio sono in linea con queste rilevazioni. La ripresa del turismo sta poi portando a due ulteriori scenari: acquisti nel centro storico, da destinare a B&B o case vacanze e stranieri che scelgono di investire nel territorio orvietano, con case e terreni.
Abbiamo approfondito questi dati e percezioni con Angelo Salvadori della Tirsena Immobiliare di Orvieto.
Il 2021 si è chiuso con un bilancio positivo per il mercato immobiliare, con il numero delle compravendite sui livelli pre-Covid. Come si è aperto il 2022?
Gli inizi del 2022 sembrano confermare la tendenza positiva del secondo semestre del 2021. Sarà da vedere se la guerra in Ucraina rallenterà questo trend. L’aumento delle materie prime, infatti, sta impressionando gli acquirenti che stanno valutando se convenga ancora ristrutturare o costruire ex novo. Dato che i prezzi risultano ancora convenienti ed i tassi vantaggiosi chi è interessato a comprare sceglie soluzioni chiavi in mano. Attualmente il problema sui materiali è anche un altro, ossia che non si riesce a reperirli. Comunque, per ora, la corsa all’acquisto sembra ancora in atto: cemento, ferro, legno e materie plastiche, così come le ceramiche, hanno prezzi elevati e difficoltà di reperimento e questo ritarda la consegna dei materiali andando ad incidere sulla filiera dell’edilizia”.
La notizia del possibile stop al Superbonus sta influendo sugli acquisti degli ultimi mesi?
Al momento no, anche perché non si hanno notizie certe su questo argomento.
Le paure legate al conflitto, all’incremento dei costi dell’energia ed all’incertezza economica sul futuro stanno riducendo il giro d’affari del vostro settore?
Per ora non si assiste ad alcun rallentamento, ma siamo tutti in attesa di vedere come andrà la stagione estiva e come si evolverà l’interesse dei turisti stranieri sul mercato immobiliare orvietano. Sicuramente la ripresa del turismo sta portando ad investimenti di persone del luogo che comprano locali, appartamenti, case indipendenti e casolari per poi riaffittarli.
Gli aumenti delle materie prime e la difficoltà a trovare ditte stanno rallentando la realizzazione di nuove soluzioni abitative. Questo quanto sta incidendo sulla vendita di case già sul mercato?
L’aumento di costi e delle materie prime e la difficoltà di trovare ditte sta rallentando le realizzazioni di nuove costruzioni e questo fa sì che le case già costruite ed in vendita abbiano maggiore appetibilità soprattutto, come dicevo, le soluzioni chiavi in mano. Però c’è anche chi ha già iniziato ristrutturare e chi ha avviato i lavori del superbonus e questi procederanno, per poi, magari vendere o affittare. Ciò darà ulteriore impulso al mercato.
Attualmente a investire nel mattone a Orvieto sono persone del luogo o di fuori?
Entrambi, sia del luogo che di fuori, compresi gli stranieri. I giovani risultano sempre quelli più favorevoli agli investimenti nel mattone. Per quanto concerne gli affitti, invece, sono ancora gli anziani a sceglierli, non essendo particolarmente invogliati all’acquisto.
Quali sono le zone preferite?
C’è stata un po’ un’inversione di tendenza con un ritorno al centro storico di Orvieto. Ciconia e il Fanello sono sempre l’altra preferenza che va per la maggiore, soprattutto il Fanello dove ci sono molti alloggi indipendenti e con giardino.
Ci sono novità legate alla scelta delle soluzioni abitative? Monolocali, bilocali, trilocali…
La richiesta è sempre la stessa: i preferiti sono sempre i bilocali, ottimi sia per coppie giovani che anziane e soprattutto per chi li vuole destinare a investimento.
Riprende il turismo, quindi anche le attività commerciali e i pubblici esercizi. Come stanno andando, in questi primi mesi dell’anno, le compravendite di locali commerciali?
La vendita dei locali commerciali ha avuto un arresto, in seguito al lockdown ed ancora non si vedono segnali di ripresa. Invito eventuali interessati a prenderli in considerazione anche perché oggi si possono prendere a canoni ribassati. Tornare alla normalità non si può con intere vie e zone senza servizi o attività commerciali. Questo incide anche sull’appeal che la nostra città e il comprensorio hanno sui turisti. Quindi per riportare l’Orvietano ai livelli pre-Covid è necessario ripopolare le nostre zone e ciò non si può ottenere senza investimenti nell’immobiliare.
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