Le Riserve Mondiali MAB Unesco del Monviso e del Monte Peglia, riconosciute dall’Unesco nel Programma Man and Biosphere e situate rispettivamente in Piemonte e in Umbria, hanno stretto un accordo mirato all’organizzazione di progetti comuni su strategie climatiche, turismo e impresa eco-sostenibile.
“Orgogliosi di poterlo condividere. L’Italia più forte e più unita sui temi della sostenibilità e delle strategie sul clima”. Riprendendo il motto scelto dall’Unesco per promuovere le Riserve della Biosfera del Programma Man and Biosphere, Dario Miretti, presidente del Parco Nazionale del Monviso, ente gestore della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso, e Francesco Paola, presidente della Riserva Mondiale della Biosfera Unesco del Monte Peglia si dichiarano “orgogliosi di condividere il fatto che le nostre Riserve MAB Unesco hanno sottoscritto un protocollo di intesa”.
L’accordo stipulato accresce le potenzialità dei territori inclusi nelle due Riserve e rende più unita e più forte l’Italia intera sui temi essenziali dell’ideazione di modelli sostenibili e sulle strategie climatiche”. “Il Protocollo – continuano i due presidenti – intende valorizzare l’esperienza e il modello transfrontaliero italo-francese di cui la Riserva MAB Unesco del Monviso è espressione, ed è volto a rafforzare i processi di coesione nazionali ed internazionali, apportando contributi al Trattato di cooperazione italo-francese del Quirinale con specifico riguardo alle strategie sul clima e promuovendo progetti di cooperazione con MaB France ponendo il turismo e l’impresa eco-sostenibile al centro delle azioni congiunte”.
Le due Riserve MaB si attiveranno, per quanto di propria competenza, per la realizzazione di obiettivi comuni, come l’organizzazione di convegni e scambi culturali, l’attivazione di strategie di promozione e diffusione sulle reti internazionali dei marchi di qualità delle Riserve, per favorire la diffusione di modelli sostenibili che costituiscono esempi di buone pratiche da mettere in atto e replicare in altri territori, con particolare riferimento all’attuale fase della transizione ecologica e volti al rafforzamento dell’Accordo di Parigi sul clima.