Nella giornata di sabato 9 aprile, è stata presentata al Museo Claudio Faina la mostra che riguarderà il Capitano del Popolo, figura di spicco della Orvieto Medievale e tra i personaggi più ammirati del Corteo storico che ogni anno accompagna le celebrazioni del Corpus Domini. L’Associazione Lea Pacini e la Fondazione del Museo Claudio Faina hanno mostrato il nuovo vestito del Capitano del Popolo. Il Presidente della Fondazione, Daniele di Loreto, ha ricordato la stipulazione dell’intesa tra l’Associazione Lea Pacini ed il Museo. “Si sancisce così – ha detto Di Loreto – l’unione di forze radicate nel territorio, con lo scopo di realizzare una mostra degna dell’importanza che ha il Corteo Storico per la città di Orvieto. Il loro Know-how ed i nostri servizi museali insieme per una maggiore vivacità culturale.”
Roberta Tardani, Sindaco di Orvieto, ha ribadito la linea dell’amministrazione, che ha come primo obiettivo quello di valorizzare il patrimonio culturale di Orvieto.
“La sinergia delle associazioni cittadine – ha esordito – è importante ma comprensibilmente complicata. Gli sforzi per trovare una sede idonea all’inestimabile valore dei costumi del Corteo Storico sono stati sempre rivolti ad una maggiore valorizzazione ed una migliore custodia dei nostri tesori cittadini. Stiamo infatti ricreando le condizioni per tornare competitivi nel mondo culturale delle città d’arte d’Italia.”
Ha ringraziato i presenti anche il Presidente dell’Associazione Lea Pacini, Silverio Tafuro. “In questo periodo abbiamo bisogno di rinascita. Dopo 50 anni siamo stati nuovamente in grado di realizzare un nuovo vestito per la figura rappresentativa del Corteo Storico, il Capitano del Popolo – ha spiegato – Questo vestito sarà il primo di un rinnovamento che continuerà. La tradizione della seteria di Firenze ci ha permesso di ricreare tessuti che già erano stati utilizzati negli anni di Lea Pacini. Un ringraziamento che viene rivolto anche all’impegno di Barbara Medici”.

Ha concluso la presentazione, Paola Marabelli, vice Presidente della Fondazione fiorentina Arte della Seta Lisio, i quali hanno svolto il duro lavoro di recupero e di ricostruzione ex-novo del tessuto.
“La ricerca dei tessuti per il rifacimento del costume malmesso ha fatto emergere la volontà di ricreare da zero il costume del Capitano del Popolo. È stato ripreso il tessuto Lorenzetti, brevettato nel 1919, realizzato a telaio con tramature di metallo dorato. Un lavoro artigianale complesso e con tempistiche lunghissime, che raggiunge al massimo 30 cm al giorno.”
Apre la mostra, al piano terra, un’opera in plexiglass dell’artista Maurizio Rosella realizzata appositamente per il Corteo. Al piano nobile, nelle tre sale dedicate, sono esposti sette scatti artistici dei fotografi Fabio Materazzini e Marco Mandini – trasformati anche in cartoline e segnalibri disponibili nel bookshop del Museo – e ancora le due versioni del costume precedenti a quella attuale, che propongono armature di foggia cinque-seicentesca.
Oltre alle foto dei figuranti che si sono avvicendati nel tempo è esposta la veste vecchia, lisa dagli anni e dall’usura. E, accanto, quella nuova, creata ex novo dalla Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze, riproducendo a telaio lo stesso tessuto Lorenzetti. Il nuovo costume uscirà dal museo a ridosso della sfilata per prendere parte alla tanto attesa edizione 2022.
Per l’intera durata della mostra lungo il percorso espositivo saranno visibili i video che raccontano la manifattura esclusiva dei tessuti realizzati dalla Fondazione Lisio e il trailer di “Da Sempre”, il film del regista orvietano Giovanni Bufalini dedicato al Corpus Domini e al Corteo Storico che, per l’occasione, ha realizzato un montaggio speciale incentrato proprio sulla figura del Capitano del Popolo. Preziosi inoltre il contributo della “Bottega Carli” di Sergio e Andrea Carli, Opera del duomo, Bar Hescanas e Vetreria I° Maggio.
L’ingresso alla mostra, visitabile tutti i giorni negli orari di apertura del museo, dalle 9.30 alle 18, ad eccezione del martedì, è legato al biglietto di ingresso al museo stesso. Il costo è di 6 euro per il biglietto intero, 4 per il ridotto valido per tutti i soci dell’Associazione “Lea Pacini” in regola con il tesseramento.
Per rinnovare o sottoscrivere la propria tessera è possibile rivolgersi presso il Salone Meffi. Per restare in contatto con la città, ma non solo, intanto l’Associazione “Lea Pacini” aggiunge, proprio in questa occasione, ai profili social già attivi – Facebook ed Instagram – anche il canale Telegram “Corteo Storico di Orvieto”, un ulteriore modo per agevolare le comunicazioni e avvicinare tutti a questo straordinario patrimonio storico-artistico. (Andrea Impannati)








