Il compito della politica non è quello di cavalcare opinioni o pulsioni, ma di guidarle bloccando parallelamente le idee e azioni emotive. In questo momento storico dove si moltiplicano le diversità e il dilettantismo prevale si deve fare posto alla responsabilità. Serve, insomma, la formazione politica per una nuova linea di competenza e di visione. Quindi non più facile scalabilità dei partiti, con la conseguente liquidità delle idee e azioni nonchè di personalità e partiti.
Oggi è più difficile misurarsi nell’agire in politica e farla più giusta, c’è bisogno di competenza, preparazione e merito, insomma professione anche in politica. Probabilmente una legge elettorale proporzionale aiuterebbe a tale fine per una crescita; le diverse posizioni all’interno degli stessi schieramenti ad oggi, evidenzia la disincronia del momento; più che l’apparenza conta la visione espressa da personalità e partiti riconoscibili.
Dietro la normalità apparente di oggi si nasconde la devianza delle idee, dei comportamenti, del sano vivere di una comunità. La forte spinta individualista crea egoismi, approssimazione, bisogna alzare un velo su tutto questo. La politica di facciata rende elettoralmente a populismi e in questi ultimi tempi ne abbiamo avuto più di una dimostrazione; credo che la politica che guarda dentro le persone sia la vera politica, tutto questo si estrinseca dalla natura umana e guidarla con regole, con leggi e sana politica è la cura.
La creatività ci salverà dalle diversità incontrollate .