ORVIETO – Il week end pasquale appena trascorso ha solo rallentato, seppur brevemente, il lavoro dell’Orvieto FC del presidente Roberto Lorenzotti. Un lavoro capillare, fatto da una società che non lascia mai qualcosa, al caso, anche grazie ai suoi componenti. Componenti, dirigenti, preziosi, come Alberto Schettini, 54enne, responsabile organizzativo della società, all’Orvieto Fc dal 2018/19, quando grazie al suo patentino da Tecnico Uefa B iniziò il lavoro con l’allora squadra dei Pulcini 2009.
“In questa stagione – racconta Schettini – credo che la nostra società abbia stupito tutti, e con tutti i gruppi. Per noi è un motivo d’orgoglio poiché siamo l’unica società sul territorio che copre tutte le annualità. Il nostro lavoro, le nostre capacità, la nostra filosofia di educazione allo sport ci ha visto ampiamente premiati. Basti pensare che quest’anno per la prima volta è partito il progetto delle ragazze Under 14, un gruppo che è cresciuto progressivamente tanto che da 6-7 ragazze si è incrementato fino ad averne 22”.
Ma come sta andando la stagione dell’Orvieto Fc dal punto di vista organizzativo?
“Siamo ripartiti con tanto entusiasmo e voglia di divertirsi purtroppo questa pandemia ci ha tenuti sempre in apprensione portandoci continuamente a cambiare i nostri programmi, basti vedere la forzata sosta natalizia che ha progressivamente bloccato tutto, da tornei dei giovani, fino ai campionati dei settori agonistici. Oggi respiriamo un’aria più serena ma non per questo bisogna abbassare la guardia”.
Quanto e cosa hanno cambiato le nuove norme AntiCovid nel vostro operato di tutti i giorni?
“Le norme anticovid ci inducono ad un continuo aggiornamento nel rispetto dei protocolli che cambiano per ovvi motivi igienico-sanitari. Questo ha comportato un lavoro organizzativo incredibile, dall’aggiornamento della semplice cartellonistica, alla sanificazione giornaliera dei materiali e dei locali/spogliatoi, al controllo individuale degli atleti, dalla documentazione sanitaria. Tutte norme che al momento siamo tenuti tutti a rispettare. Si spera il più presto possibile di ritornare alla “normalità” non solo dal punto di vista sportivo ma nel quotidiano, potersi abbracciare liberamente, guardarsi senza mascherina, ad oggi è quello che maggiormente desideriamo”.
Ma nonostante questo, il lavoro della società e dei suoi dirigenti sta dando i frutti, e l’Orvieto FC, anno dopo anno, sta crescendo, progressivamente, qual è il vostro segreto?
“La nostra società con enorme soddisfazione continua ogni anno ad aumentare il numero degli iscritti e questo ci induce a migliorarci sempre di più, e ciò comporta che l’organizzazione sia sempre più attenta e minuziosa, e di questo possiamo dire con orgoglio che esiste tra tutti gli operatori una sinergia unica. Esiste un unicum tra il sottoscritto e Gianfranco con la segreteria (Palladino-Chioma), con i responsabili delle strutture (Bicornia-Germani-Forbicioni), con i responsabili tecnici (Tonelli-Bianchini-Croccolino-Seghetta) il tutto, sotto la regia del direttore generale Maurizio Bellagamba e del presidente Roberto Lorenzotti. Un team di persone stupende e sempre disponibili che rende il nostro lavoro un puro divertimento. Ci siamo cimentati nella ristrutturazione dei locali/spogliatoi del campo sportivo e dell’Oasi dei discepoli con encomiabile abnegazione, e nei nostri programmi vi sono altri interventi di rinnovamento delle strutture”.
Quanto potrà crescere ancora l’Orvieto FC?
“Io credo che la città di Orvieto abbia ancora grosse potenzialità dal punto di vista sportivo; vorrei immaginare una realtà calcistica unica sul nostro territorio. Già in estate vi è stato un primo approccio ad una forma di collaborazione con l’Orvietana, ecco spero che quest’idea del presidente Lorenzotti e del presidente Biagioli non tramonti ma che abbia un seguito. Con questa sinergia di persone, tecnici, atleti sono sicuro che si potrebbe portare la nostra città a traguardi calcistici di prim’ordine. Il mio non si può definire un appello ma è semplicemente la voglia di migliorare, di crescere, di non disperdere forze umane tecniche ed economiche; la realtà socio economica richiede ogni giorno sempre maggiori sacrifici ed è lì che bisogna intervenire affinché questi sacrifici diventino la nostra forza, il nostro obiettivo comune; tutti insieme divertendoci e giocando al calcio per la nostra città”.
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