In un incontro svoltosi lo scorso 30 marzo 2022 a Viterbo, presso l’Università degli Studi della Tuscia, è stata istituita la cabina di regia, coordinata da Italia Ortofrutta e posta sotto la responsabilità scientifica dell’ateneo, del progetto di ricerca applicata sul nocciolo, organismo del quale fa parte CPN (Cooperativa Produttori Nocciole) di Ronciglione insieme ad altre organizzazioni di produttori (OP) di Lazio e Campania.
Finalità della sinergia è delineare le linee guida del progetto di durata biennale, il cui obiettivo è la definizione di un modello di gestione del noccioleto compatibile con il territorio e con l’ambiente, focalizzando la ricerca su difesa dai principali insetti fitofagi e avversità fungine e batteriche. Obiettivo del progetto è anche la gestione agronomica dei corileti di Lazio e Campania. Proteggere la coltivazione delle nocciole e ridurre l’impatto ambientale sono gli indirizzi fondamentali. Nel corso dell’incontro, i professori Stefano Speranza e Angelo Mazzaglia del dipartimento DAFNE dell’Università degli Studi della Tuscia hanno presentato tutte le fasi del progetto di ricerca, i soggetti coinvolti e i protocolli sperimentali.
“Con la partecipazione in questa cabina di regia – commenta Piero Brama, presidente di CPN – continuiamo a perseguire l’obiettivo di mantenere il livello di eccellenza delle nocciole del nostro territorio attraverso una coltivazione sempre più rispettosa dell’ambiente, con una visione del futuro che ci veda protagonisti, in un mondo in completa evoluzione. Crediamo che si possa fare sempre meglio e che soltanto attraverso la ricerca scientifica, la sinergia tra organizzazioni di produttori, università ed enti regolatori quali il servizio fitosanitario regionale, il tutto coniugato con una indispensabile e capillare divulgazione delle conoscenze a tutti gli operatori, sia possibile diffondere la consapevolezza di un’agricoltura competitiva e sostenibile che sappia guardare al futuro”.