Rispondendo all’appello di molti cittadini del lago che ci chiedono di prendere una posizione netta su un’iniziativa inutile e dannosa per il nostro bacino, quale la “Cento Miglia del Lago di Bolsena”, esprimiamo grande preoccupazione e sconcerto per tale evento pubblicizzato alcuni giorni fa su un giornale locale. Si tratta di una manifestazione definita “sportiva”, prevista nei giorni 1-2 e 3 luglio, nella quale “si sentirà il suono del rombo dei motori di affascinanti moto d’acqua, che sfrecceranno ad una velocità di oltre 290 chilometri orari”. L’evento è stato reclamizzato dalla Lega Navale italiana sezione di Marta come portatore di migliaia di turisti che dovrebbero concentrarsi nel quadrante lacuale tra Capodimonte, Marta e Montefiascone per vedere “sfrecciare a tutta velocità” i 100 piloti di motoscafi coinvolti nella gara.
Prima di esprimerci, abbiamo voluto approfondire la questione e ci siamo rivolti agli enti pubblici responsabili delle necessarie valutazioni e autorizzazioni. Vogliamo ricordare che il Lago di Bolsena con le isole Martana e Bisentina sono Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) appartenenti alla Rete Natura 2000, il cui scopo è la conservazione degli habitat e dei loro rilevanti elementi floristici e faunistici. Lo sfrecciare roboante di motoscafi e moto d’acqua, seppure per soli 3 giorni, rappresenterebbe un violento disturbo ecologico per le specie di avifauna acquatica durante il delicato periodo post-riproduttivo e di allevamento dei piccoli, di fauna ittica e di flora lacustre (sommersa e ripariale) che caratterizzano e rendono unico al mondo il nostro bacino vulcanico.
Oltre al disturbo sonoro, un punto particolarmente critico è rappresentato dalla batimetria del settore lacustre interessato. Qui, infatti, il fondale è particolarmente poco profondo (alcuni metri) mentre ospita vere praterie sommerse di alghe caracee e di vegetazione ad idrofite. Le turbolenze provocate dai potenti motoscafi creerebbero un grave impatto per tutto l’ecosistema del lago, mettendo in sospensione i sedimenti dei fondali, aumentando con ciò la disponibilità di nutrienti nel lago. Fatto, quest’ultimo, da evitare assolutamente, anche alla luce delle più recenti analisi dello stato ecologico del lago, che confermano il processo di eutrofizzazione in atto.
Il lago di Bolsena per anni ha avuto difficoltà a ridurre le sue principali cause di inquinamento, quali gli sversamenti fognari e l’apporto di nutrienti da agricoltura intensiva. Con un grande sforzo collettivo, economico, politico e amministrativo, queste emergenze potrebbero lentamente regredire verso condizioni più sostenibili; risolutivi si pensano gli interventi di Talete spa (Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato Ato 1 Lazio Nord – Viterbo) sui malfunzionamenti del collettore fognario ex-Cobalb e il riconoscimento regionale del Biodistretto Lago di Bolsena per la promozione dell’agricoltura biologica, al quale tutti i Comuni del lago hanno aderito con convinzione.
Molto si sta facendo, sul fronte economico-ricettivo e associazionistico per soddisfare le crescenti richieste di un turismo consapevole e attento alla sostenibilità e alla salute dei valori naturali e paesaggistici. Il turismo che si vuole promuovere sul Lago di Bolsena, infatti, deve essere una risorsa da cui tutti possano trarre vantaggio, non un danno per le comunità che ci vivono. Non può che essere un turismo rispettoso dell’ambiente e del benessere delle persone. Benvenute siano, al proposito, tutte le attività sportive “gentili” con l’ambiente come la vela, il kayak, il windsurf, il kitesurf, il ciclismo, l’escursionismo, capaci di un valore aggiunto per l’immagine del nostro lago così amato in Europa.
Dalle risposte rapide degli enti preposti si evince che fino ad oggi non sono state presentate richieste di autorizzazione, né elementi per valutare impatti e incidenze ambientali dell’evento pubblicizzato. Tutti i Sindaci dei comuni lacuali, comunque, si sono dichiarati contrari alla manifestazione della “Cento Miglia”. Una posizione coerente con i grandi sforzi di Regione, Provincia e Comuni, sostenuti dalla cittadinanza, per risolvere i problemi ambientali del comprensorio e avviarlo verso un futuro di economia davvero sostenibile. La promozione di un evento così impattante sul bacino lacustre, oltre a contrastare palesemente con gli obiettivi di conservazione e tutela dei valori di biodiversità della Rete Natura 2000, va esattamente nella direzione opposta alle scelte per uno sviluppo virtuoso operate dalle comunità vulsine. Per queste ragioni sosteniamo con convinzione la cittadinanza nell’opposizione con tutti i mezzi all’evento della “Cento Miglia” e chiediamo agli organizzatori di rinunciarvi o cambiarne l’indirizzo, trasformandolo in una manifestazione dedicata agli sport rispettosi dell’ambiente e delle persone.
Biodistretto Lago di Bolsena – Gabriele Antoniella
Associazione Lago di Bolsena – Piero Bruni
Associazione Bolsena Lago d’Europa – Angelo Bertea
Associazione Caffè Menerva – Francesco Orzi
Centro Iniziative Culturali Montefiascone – Giancarlo Breccola
Club per l’Unesco Viterbo Tuscia – Luciano Dottarelli
Confguide Lazio Nord – Daniela Stampatori
Associazione Idea – Laura Cirilli
Comitato per il Paesaggio, l’Ambiente, il Turismo e le Tradizioni Rurali di Montefiascone – Fabrizio Nasti
Associazione Punti di vista – Sabrina Aguiari
Noveluglio APS Comunità Rurale Diffusa – Francesco Annarumi