di Danilo Stefani
Arriva sempre un momento in cui per risolvere quella famosa pratica che da tempo ci assilla, non rimane che affidarsi a una congiunzione astrale favorevole, a uno sciamano, o a corsi e ricorsi giudiziari.
Da uno di questi ricorsi, è arrivata la sentenza della Corte Costituzionale che ha definito “discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre”. La regola diventa che i figli assumano i cognomi di entrambi i genitori, nell’ordine concordato dai medesimi e, in caso di disaccordo, la decisione spetterà al giudice (c’è voluto qualche decennio ma Giustizia è stata fatta).
Sarà compito del legislatore regolamentare tutti gli aspetti connessi a tale sentenza; e qui il punto fermo comincia a vacillare e a formarsi l’identikit del ‘Duca Conte Maria Rita Vittorio Balabam’ (il Megadirettore Galattico dell’epopea fantozziana), che potrebbe un giorno incarnarsi in Parlamento.