Era una parete: cemento, intonaco e fondo. Poi sono arrivati loro, con i colori, le forme, le energie. Infine, tutto ciò è stato fissato stabilmente, trasformando la visione di Flatlandia in una insorgenza cromatica di mondi a più dimensioni. È la storia, in breve, del murale realizzato presso gli spazi dello “Scalo community hub” dagli studenti della classe V sezione C del Liceo artistico di Orvieto nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro e “inaugurato” lunedì 11 marzo 2022, alla presenza della dirigente Cristiana Casaburo, della prof.ssa Dorella Colonnelli, dell’Assessore del Comune di Orvieto Alda Coppola, della Presidente della Cooperativa “Il Quadrifoglio” Fabiola Mocetti e, naturalmente, delle ragazze e ragazzi artefici dell’opera.
Combinare innovazione sociale, scuola e laboratorio d’arte è stato l’innesco dell’idea condivisa da Cooperativa Sociale “Il Quadrifoglio”, Dirigenza del Liceo Artistico di Orvieto e Docenti. All’innesco è seguita una selezione dei lavori proposti dagli allievi, la proclamazione dei bozzetti prescelti e, infine, la costituzione della “bottega” di studenti-pittori, un po’ alla maniera delle compagini rinascimentali che, riuniti sotto un unico “marchio”, contribuivano collettivamente al cantiere artistico.
Per settimane, questa “bottega” di giovanissimi artisti ha lavorato allo Scalo con talento, rigore e professionalità, fino alla convincente coincidenza tra modello ed esecuzione. Oggi il murale dei ragazzi del Liceo orvietano – un mandala che scaturisce da un fondo di entusiasmo “comune” (un riferimento al mit-sein esistenzialista?) – accoglie con calore i visitatori dello Scalo. A noi questa parete umanizzata ha fatto venire in mente la bellissima frase del Dottor Zivago di Boris Pasternak: “Si accorsero allora che solo la vita simile alla vita di chi ci circonda, la vita che si immerge nella vita senza increspature, è vera vita, che la felicità isolata non è felicità”. E forse è proprio questo lo spirito più profondo dello Scalo Community Hub.