Serata con il naso all’insu per Soci e simpatizzanti del Panathlon Club. Il tema, selezionato dal Presidente, Lucia Custodi con la supervisione del Governatore Area X, Rita Custodi, “VOLARE… nel blu dipinto di blu”, originale, stuzzichevole, nuovo, anche per le tradizioni sportive locali, ha tenuto viva l’attenzione dei numerosi presenti. Merito, soprattutto, delle competenze e delle peculiarità sul tema dei due ospiti, Alfredo Pieraccini e Pietro Filippini. Alfredo Pieraccini, ingegnere aeronautico, con laurea al Politecnico di Milano, si definisce: “aeromodellista da sempre e per sempre”. Locuzione che spiega, da sola, una passione oltremodo profonda. Possiede il brevetto “Pilota di ultraleggero a motore”, ad un certo punto del percorso di vita si trasferisce a Castel Viscardo, nel cui Comune è attiva l’Aviosuperficie dell’Alfina. Nel paese collinare dell’orvietano ha modo e tempo per realizzare il suo sogno di vita: Disegnare e costruire un aereo. Iscritto all’Aeroclub Volovelistico Castel Viscardo partecipa attivamente alla vita del Club di cui oggi è Presidente.
Pietro Filippini, romano, di poco oltre il traguardo dei settanta, incarna la storia dell’aeromodellismo italiano. Ha fatto dello sport, dell’insegnamento, della ricerca educativa le sue ragioni di vita. L’amore per il volo lo ha sempre caratterizzato, iniziò a frequentare l’atletica leggera saltando con l’asta, fino allo stop obbligato, causa un serio infortunio.
Che non intaccò passione e obiettivi di vita. Ha sempre studiato, di tutto e di più, continua a farlo. E’ autore di una pubblicazione di successo, “MANUALE DI ACROBAZIA IN ALIANTI E VOLO ARTISTICO”, breviario per tutti gli appassionati delle specialità. Ha ferma certezza, motivata, che qualsiasi tipo di istruzione possa avere valore formativo (e, dunque, il massimo transfert) purché si adotti un opportuno metodo d’insegnamento.
E’ docente di Human Performance presso una Flight Training Organization e trasferisce la sua enorme esperienza, maturata nel settore degli sport agonistici aeronautici, nell’ambito della formazione professionale dei piloti.
Alla serata del Panathlon, si è subito attirato le attenzioni generali, presentandosi con un piccolo modello di aliante, poi utilizzato per alcune dimostrazioni.
Quella di marzo, è stata, anche, la serata di Marco Bracaletti. Grande appassionato di Atletica, segue da trenta anni le vicende sportive dell’Atletica Libertas Orvieto. Sempre disponibile, rappresenta il riferimento sicuro, per atleti, tecnici e dirigenti del glorioso sodalizio. Di seguito, la motivazione scelta dal Panathlon Orvieto: A Marco, per l’impegno profuso con grande dedizione e passione nella sua lunga attività nell’A.S. Libertas di Orvieto a favore di tanti giovani per promuovere e diffondere i valori etici e morali nel vero spirito Panathletico.
In una serata, eccellente, non poteva mancare un gesto di solidarietà. Nell’occasione, il Club Orvietano ha proceduto ad una raccolta fondi, a favore dell’Ucraina. (Roberto Pace)