Trattasi di un fuori scala urbanistico nonchè funzionale. Altresi di distrazione, in senso di errato investimento, di denaro pubblico tra l altro senza coinvolgimento dei cittadini.
Solita storia orvietana di errate cubature e utilizzazione di siti o aree infrastrutturali contemporaneamente alla inanerrabile mancata utilizzazione degli asset cittadini da parte di tutte le amministrazioni succedutesi negli anni.
La politica oramai personalistica e destrutturata da iniziative dirigistiche nell’ambito di una assenza consolidata del consiglio comunale, vero rappresentante dei cittadini, è lontana dai desiderata della comunità .
Assoluta mancanza di visione e omogeneità di interventi tendenti a ricucire il territorio e non parcellizzazione degli stessi, compreso l’assoluta non volontà della loro rivalutazione attraverso interventi mirati di valorizzazione.
Preoccupante insistenza del fare astruso da ogni politica omogenea e tesa a rigenerare il suburbio già destabilizzato dai vari PRG succedutesi nel tempo.
Ancora inarrestabile azione politica tesa a dimenticare i veri obiettivi della città tipo Caserma Piave e ex Ospedale oramai oggetto, quest’ultimi, di inutili dibattiti tesi a assurgere solo di personaggi passati storicamente o di rivalsa di altri. Bisogna rigenerare la città, nel suo complesso, con una azione complessiva in ordine al PRG e in ordine alle associazioni o organismi imprenditoriali esistenti in città ivi compreso il sentore dei cittadini.
Opportunità economiche di investimenti e coinvolgimenti ce ne sono in abbondanza non ultimo una azione diretta dei cittadini come quando fu costruita la Caserma Piave tendente a dare alla comunità una opportunità di crescita felice. Sperando in un ripensamento attendiamo un sussulto politico.