Gli alunni della IV^ classe elementare di Ciconia-Istituto comprensivo Orvieto/Montecchio- hanno sì tutti un nome e un cognome ma ognuno ha al collo un cartoncino (tipo pass) con una parola legata alla buona educazione: quindi c’è il signor Garbato, la signorina Indiscrezione, il signor Gentilezza e così via. Quando siamo arrivati in classe con Lucia Custodi si sono alzati tutti in piedi in segno di rispetto e di saluto.
La classe è stata scelta per un progetto teso a riscoprire, sin da piccoli, il valore delle buone maniere proposto dalla Custodi alla dirigente scolastica Isabella Olimpieri che ha immediatamente recepito l’importanza di questa proposta. Orvietana, biologa Lucia Custodi è da sempre interessata a insegnare e propagandare la buona educazione, il galateo, il bon ton e ogni alunno della classe ha sul banco il suo libro “Bon dice a Ton” da cui si apprendono le regole principali del buon comportamento: a tavola, a scuola, nel camminare per strada, a teatro, nel mangiare un gelato o un frutto, nella vita sociale.
E tutti gli alunni sono entrati talmente nella parte del loro nome di educatore conoscendone esattamente il significato, mettendolo in pratica, comunicandolo e insegnandolo agli altri. Sono diventati, insomma, dei piccoli ma credibili e preziosi ambasciatori delle buone maniere. Attenti a sottolineare a casa, con gli amici, con i compagni di scuola o di gioco il da farsi e il non da farsi. A cominciare proprio da come ci si deve comportare a scuola, ma anche a tener pulita la città, la propria strada, aiutare chi è in difficoltà, rispettare la natura, trattare con gli animali, non sprecare il cibo.
E a proposito di cibo e di tavola, guidati da Lucia Custodi e sotto l’occhio vigile della maestra Catia Bianchi, ognuno ha “apparecchiato” il suo banco disponendo al posto giusto tutti gli elementi di una apparecchiatura: piatti, bicchieri, posate (forchette, cucchiai, coltelli, cucchiaini) e tovagliolo descrivendo utilizzo e vari significati della posizione delle posate sul piatto nel corso del pasto o a fine pasto, oltre a indicare la posizione corretta sulla sedia: busto eretto e mani e braccia appoggiati sul tavolo.
“ Sono soddisfatta e meravigliata – ha detto Lucia Custodi – della rapidità di apprendere certi corretti comportamenti e dell’interesse di questi bambini nel comunicare agli altri, compreso il loro ambiente familiare, quanto hanno appreso dal mio libro e dalle attenzioni della maestra nell’applicazione in classe. Mi fa piacere che il mio progetto sia stato approvato dalla Dirigente scolastica con la speranza che sia allargato ad altre classi e ad altre scuole dell’Istituto Comprensivo e da qui, dalla città del Duomo, applicato in altri distretti scolastici regionali e nazionali”. Catia Bianchi, la maestra, ha confermato “la disponibilità e l’applicazione di tutti gli alunni, in egual misura tra maschi e femmine, nel fare a gara tra loro nel ripetere, approfondire e mettere in pratica gli insegnamenti suggeriti nel libro “Bon dice a Tom” dando anche una utile occhiata alla traduzione del testo inglese affiancata all’italiano”.
“Ho creduto subito nel progetto – ha detto la dirigente Isabella Olimpieri – conoscendo già altre pubblicazioni dell’autrice Lucia Custodi i cui libri sulle buone maniere sono diffusi in Italia e all’estero e mi è sembrato giusto e utile applicare anche tra i banchi della nostra scuola, ad Orvieto, quello che si fa e l’autrice fa chiamata in altre parti dell’Umbria e di altre regioni. Quindi da Orvieto, città di arte e cultura, di gastronomia ed enologia e con produzioni olivicole di alta qualità si esporta anche un progetto teso alla riscoperta del valore delle buone maniere”. (Gino Goti)