ORVIETO – Il Comune di Orvieto consegna la Chiave della gentilezza ai nuovi nati del 2021 e idealmente a tutte le mamme ucraine in fuga dalla guerra come atto di accoglienza e solidarietà.
Nella mattinata di lunedì 21 marzo nella Sala Digipass della Biblioteca comunale “Luigi Fumi”, in occasione della Giornata nazionale della gentilezza promossa in tutta Italia dall’associazione Cor et Amor, le piccole Maria Sole, Anna e Margherita hanno ricevuto l’attestato di benvenuto nella comunità in rappresentanza dei 130 nuovi nati nel 2021 e residenti nel Comune di Orvieto. Con loro Irina Yasinovska e la figlia 14enne Marta che hanno abbandonato la città ucraina di Ternopil per fuggire dalle bombe lasciando il loro marito e padre a combattere. Sono state tra le prime ad arrivare a Orvieto, ospiti in città di un’amica.
A ricevere la Chiave della gentilezza del Comune di Orvieto dalle mani del Sindaco, Roberta Tardani, e dell’Assessore alla Gentilezza, Alda Coppola, anche Oleksandra Dzyubik, la mediatrice culturale che sta supportando l’Ufficio di Cittadinanza nel rapporto con la comunità ucraina presente a Orvieto e nell’accoglienza alle persone in fuga dalla guerra. “A chi arriva – ha detto Oleksandra – parlo delle caratteristiche di questa città, dei pregi e dei difetti, e li invito a comportarsi come a casa loro, anche raccogliendo un pezzo di carta lasciato in strada. E’ un atto di gentilezza nei confronti della comunità che li ospita”. “Non vi faremo pentire di averci ospitato, vi ringraziamo”, ha detto emozionata la giovane Marta.
“Aderire oggi alla Giornata della Gentilezza – ha detto il Sindaco, Roberta Tardani – ha un valore simbolico ma questa iniziativa in realtà è piena di significati soprattutto in un periodo come quello che stiamo attraversando. Oggi parliamo di atti di gentilezza come antidoto a ogni tipo di guerra e consegnando idealmente la Chiave della gentilezza a tutti i nuovi nati vogliamo parlare di futuro. E non c’è futuro se in Ucraina o altre zone della Terra si continua a combattere provocando sofferenze a uomini, donne e soprattutto bambini innocenti. Parlando a Irina e Marta vogliamo parlare a tutte le persone che stanno arrivando dall’Ucraina: siete a casa con l’auspicio che presto la guerra possa cessare e possiate tornare nel vostro Paese in pace”.
“Quello di oggi – ha aggiunto – è un simbolico benvenuto al futuro, un segnale di speranza malgrado le incredibili e inaspettate avversità di questi due ultimi anni. Prima la pandemia che ci ha messo di fronte a qualcosa di terribile al quale nessuno di noi era preparato, ora i fatti in Ucraina che risvegliano i peggiori incubi. Malgrado le difficoltà che quotidianamente si devono affrontare c’è però ancora chi crede nel valore della vita e alimenta il desiderio di rinascita mettendo al Mondo un figlio. Nel 2021 a Orvieto sono nati e ora vivono nella nostra città 130 nuovi bambine e bambini, 20 in più rispetto al 2020. I dati del nostro Ufficio Anagrafe ci dicono che questo aumento delle nascite, che non si registrava da qualche anno, unitamente all’arrivo di nuovi residenti ha permesso di arrestare l’emorragia demografica che rappresenta un grande problema comune a tutta Italia e in particolare ai centri come il nostro. Però questo timido segnale di inversione di tendenza va assolutamente colto per continuare il lavoro che abbiamo iniziato per rendere migliore la nostra città”.
“Viviamo in una città meravigliosa – ha proseguito il Sindaco – abbiamo una qualità della vita elevata, Orvieto è un posto ideale dove far nascere e crescere i propri figli. Lo hanno riscoperto in tanti dopo il lockdown quando sono rimasti chiusi nelle grandi città e nelle metropoli, lo hanno riscoperto i giovani che sono tornati ad animare anche culturalmente la nostra città. Noi abbiamo il compito di far sapere quale privilegio è vivere in questa città immersi nella bellezza, di migliorare i servizi, dalla sanità ai trasporti, e ogni nostro sforzo va in questa direzione. Prendersi cura della nostra città e dei suoi cittadini è e deve essere un atto di gentilezza.
Per questo abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa e nominare un assessore alla Gentilezza che avrà il compito di occuparsi in maniera istituzionale per favorire la diffusione della cultura della gentilezza, di condividere e di promuovere pratiche e comportamenti che mettano in una relazione positiva e costruttiva le istituzioni con le loro comunità e i cittadini tra loro. Un ruolo che potrà ricoprire al meglio l’assessore Alda Coppola. Ringrazio lei per aver accettato questo compito particolarmente impegnativo e ringrazio tutti i soggetti che hanno partecipato oggi e che ogni giorno diffondono buone pratiche di gentilezza che intendiamo coltivare e valorizzare con giornate come questa e non solo”.
“Come amministrazione aderiamo per la prima volta a questa iniziativa che ha già coinvolto altri 145 Comuni in Italia – ha spiegato la neo Assessore alla Gentilezza, Alda Coppola – e ricevere questa delega mi stimola e ne sento tutto il peso. Quello che si vuole creare è una rete che permetta il coinvolgimento delle associazioni nelle buone pratiche e una collaborazione anche con le altre realtà italiane. Promuovere la gentilezza è una sfida. La gentilezza è un valore importante non deve essere solo un ‘grazie’ o un ‘per favore’ ma un comportamento di vita. Perché porsi in maniera giusta riesce a stoppare l’aggressività dell’altro. In questo percorso partiamo dai più piccoli e dalle loro famiglie. Accogliere simbolicamente loro nella nostra comunità, ma anche mamme e bambini in fuga dalla guerra, è un atto di gentilezza dal grande significato. La giornata di oggi – ha concluso – sarà solo la prima di una serie di iniziative sul tema”.
Nel corso dell’iniziativa sono state illustrate le “buone pratiche della gentilezza” in città nei confronti dei nuovi nati. Elisa Custodi, presidente di “Piccoli Passi”, ha raccontato dell’esperienza dell’associazione composta da mamme, adeguatamente formate, che supportano e assistono le neo mamme nei primi mesi di vita dei loro bambini. “Attraverso incontri con esperti – ha spiegato – promuoviamo buone pratiche come l’allattamento al seno o l’utilizzo di pannolini lavabili, un gesto di gentilezza non solo per i bambini ma anche per l’ambiente. Il nostro atto di gentilezza è metterci a disposizione di altre mamme per condividere con loro l’esperienza di vita che abbiamo avuto con i nostri figli, a piccoli passi, senza bruciare le tappe ma ascoltando le esigenze del bambino. Per le mamme la nascita è un momento bellissimo ma anche di passaggio, con la famiglia che si allarga. Le donne spesso vivono da sole le emozioni contrastanti di questa fase e confrontandosi con chi sta affrontando la stessa situazione le fa sentire meno sole e non sentendosi sole cresce il saper fare delle mamme stesse”. All’associazione “Piccoli Passi” è stata donata una rosa bianca di Corbara che proviene dal roseto didattico di Rocca Ripesena curato dall’Associazione Genitori (A.ge) ibridata dal rodologo di fama internazionale Walter Branchi. “Un progetto che quando è iniziato nel 2011 sembrava visionario e oggi è realtà mettendo a disposizione della comunità un luogo dove regna armonia e bellezza”, ha detto la vicepresidente Francesca Compagnucci che ha letto una trasposizione in versi di un testo dello stesso Branchi rendendo omaggio anche alla Giornata internazionale della Poesia alla quale ha aderito la Biblioteca “Luigi Fumi” di Orvieto raccogliendo tramite i social oltre 70 versi proposti dai cittadini.
Da quest’anno poi a ogni nuovo nato nel Comune di Orvieto sarà donato un libro. E’ la parte conclusiva del progetto “Leggimi presto” dell’Associazione “Lettori portatili” che promuove la lettura precoce per bambini della fascia d’età compresa fra 0 e 6 anni e la diffusione della lettura ad alta voce come buona pratica condivisa per le famiglie. “Un progetto – ha spiegato la vicepresidente, Cecilia Stopponi – che per un anno ha coinvolto i Comuni della zona sociale 12 dell’Orvietano, la Usl, le associazioni e le scuole per creare una rete di persone, educatori ed insegnanti, adeguatamente preparate alla lettura per la fascia 0-6 anni che a loro volta hanno formato a volontari, genitori e nonni, che per proprio piacere o per i loro bambini hanno ricevuto le competenze sulla lettura precoce in maniera non estemporanea. Sono inoltre stati donati oltre 25mila euro di libri per incrementare il patrimonio delle biblioteche delle scuole, delle librerie e degli ospedali”.
Alla Giornata della Gentilezza hanno contribuito anche i piccoli studenti della scuola dell’Infanzia di Ciconia dell’Istituto comprensivo Orvieto-Montecchio, rappresentata dall’insegnante Antonella Pace, che hanno realizzato le chiavi donate ai bambini e che potranno essere ritirate in Comune dai genitori dei nuovi nati nel 2021 insieme agli attestati di benvenuto.